Corriere della Sera 19/11/2008, 19 novembre 2008
Così Antonio Cassano racconta in «Dico tutto - E se fa caldo gioco all’ombra...», in libreria da oggi, il difficile rapporto con Fabio Capello
Così Antonio Cassano racconta in «Dico tutto - E se fa caldo gioco all’ombra...», in libreria da oggi, il difficile rapporto con Fabio Capello. (Capello) mi manca come allenatore, perché è vero che a Madrid mi ha fatto fuori e in certi momenti pure a Roma, ma è altrettanto vero che quando stavo bene mi ha sempre fatto giocare e in questo è sempre o quasi stato corretto. A volte ha fatto scelte coraggiose per me, mi ha preferito a grandi attaccanti come Batistuta e Montella. Ha sempre detto che i giocatori più forti che ha allenato nella sua carriera siamo stati io e Ronaldo, un altro con cui ha litigato spesso. Ho avuto un miliardo di problemi con lui, insomma, ma non posso volergli male. un duro, ma è giusto. Non guarda mai in faccia a nessuno. Puoi essere pure suo figlio ma se non stai in forma ti manda in panchina. Sprona tutti, li tiene sulla corda, poi sceglie e raramente sbaglia. Questa è la sua forza. L’unica cosa che non ho veramente capito e sulla quale vorrei una spiegazione è perché mi abbia fatto fuori a Madrid, ma a Roma devo riconoscere che mi ha sempre gestito alla grande, mentre io a volte ho fatto dichiarazioni pesanti, esagerate. L’avrò mandato affanculo venti volte, alcune pubblicamente, davanti ad altre persone, sbagliando spesso, mancandogli di rispetto. Mi dispiace. Ero quasi sempre nervoso. A mente fredda se penso a tutto quello che ho combinato mi è andata fin troppo bene. Certe volte mi doveva mettere alla gogna, non fuori rosa. (...) Io e lui non andavamo mai d’accordo, al punto che una volta quando stavo alla Roma mi venne in mente un’idea che tutti e due ancora applichiamo con successo. Gli dico: «Visto che facciamo stronzate dalla mattina alla sera e ci mandiamo continuamente a quel paese, almeno mettiamoci la mano davanti alla bocca, così evitiamo che tutto il mondo veda, capisca e ci prenda per il culo ». E lui quel giorno lì per la prima volta ha ascoltato me. Per la prima e unica, sia chiaro. Antonio Cassano con Pierluigi Pardo: «Dico tutto» (Rizzoli, 190 pagg. 16 euro) Corriere della Sera