Internazionale, n. 770 14-20 novembre 2008 (fonte: Jeffrey Ball, The Wall Street Journal), 20 novembre 2008
Obama il verde. Durante la campagna elettorale, Obama ha spiegato che spendendo 150 miliardi di dollari nell’arco dei prossimi dieci anni per aumentare l’efficienza energetica, si creerebbero cinque milioni di posti di lavoro
Obama il verde. Durante la campagna elettorale, Obama ha spiegato che spendendo 150 miliardi di dollari nell’arco dei prossimi dieci anni per aumentare l’efficienza energetica, si creerebbero cinque milioni di posti di lavoro. Un investimento di lungo periodo dovrebbe portare a un cambiamento strutturale dell’industria energetica, insostenibile secondo l’Agenzia internazionale per l’energia, sostituendo ai carburanti fossili le fonti rinnovabili. Quello delle fonti rinnovabili è un settore giovane, che richiede forti investimenti per creare le infrastrutture di base e potrebbe quindi assorbire forza lavoro e mantenere un alto tasso di produttività. L’obiezione immediata al progetto di una nuova economia verde è, nelle parole di Anne Smith del centro di consulenza Cra International, che si continuerebbe a spendere soldi per l’energia mentre con un tetto alle emissioni di gas serra i nuovi posti di lavoro sarebbero più che bilanciati dalla perdita di altri negli altri settori dell’economia. Neanche i consulenti di Obama, poi, concordano tra loro sull’entità degli investimenti necessari a un piano simile. Secondo gli esperti e gli ambientalisti, per realizzare l’obiettivo occupazionale di cui parla Obama servirebbero fino a 500 miliardi di dollari, senza tenere conto dei posti di lavoro che andrebbero persi in altri settori dell’economia. Per ora, i numeri di Obama sono serviti a incoraggiare gli elettori.