VArie, 18 novembre 2008
Ennio Costantini detto Max, 69 anni. Artigiano di Teramo, sposato due volte e padre, ex istruttore di sollevamento pesi, viveva da solo nelle due stanze, cucina e camera da letto ricavate in un angolo del capannone della sua piccola ditta "Co
Ennio Costantini detto Max, 69 anni. Artigiano di Teramo, sposato due volte e padre, ex istruttore di sollevamento pesi, viveva da solo nelle due stanze, cucina e camera da letto ricavate in un angolo del capannone della sua piccola ditta "Co.En" dove costruiva insegne luminose per negozi e cartelloni pubblicitari. L’altra sera come d’abitudine fece un salto al bar di Porta Madonna, poi tornò in azienda e dopo le 20 fece entrare il marocchino Mounem Dhaib, 19 anni, che, dopo averlo riempito di cazzotti e calci fino a farlo sanguinare, gli infilò un coltello venti volte nelle gambe, nella pancia, nelle spalle, nella faccia e nella gola, trafiggendogli fra l’altro la giugulare (agli inquirenti, il ragazzo spiegò che non ne poteva più delle avances sessuali dell’artigiano). Tra le 20 e le 22 di lunedì 17 novembre in un vecchio capannone nella zona industriale San Nicolò a Tordino, frazione del Comune di Teramo.