Arturo Zampaglione, Affari & Finanza 17/11/2008., 17 novembre 2008
Affari & Finanza, lunedì 17 novembre Per milioni di telespettatori americani la notte trionfale di Barack Obama si è rivelata ancor più magica grazie a tre piccole società tecnologiche finora sconosciute
Affari & Finanza, lunedì 17 novembre Per milioni di telespettatori americani la notte trionfale di Barack Obama si è rivelata ancor più magica grazie a tre piccole società tecnologiche finora sconosciute. Appoggiandosi infatti alla Vizrt norvegese, alla SportVu israeliana e all’americana Musion, la Cnn ha inaugurato le intervisteologramma, invitando nei suoi studi newyorkesi – grazie a una illusione otticoelettronica – giornalisti e cantanti che si trovavano a Grant Park, il parco di Chicago dove il presidente in pectore festeggiava la vittoria. «Aprite bene gli occhi perché non avete mai visto niente di simile in televisione», ha detto il conduttore della Cnn, Wolf Blitzer. Pochi secondi dopo nello studio si è materializzata la sagoma tridimensionale di Jessica Yellin, l’inviata speciale della rete.Circondata da una aureola bluastra che la faceva assomigliare a un personaggio di "Guerre stellari", la Yellin ha risposto alle domande di Blitzer sulla rivoluzione politica che porterà un afroamericano alla Casa Bianca. Sembrava lì, in carne e ossa, e non a mille chilometri di distanza con la faccia appiattita sullo schermo. E ha concluso il collegamento facendo riferimento alla trilogia di George Lucas: "Faccio parte’ ha detto scherzando della tradizione della Principessa Leia". Dopo la giornalista televisiva, è stato il turno della star musicale Will.i.am: anche lui, che era un acceso sostenitore di Obama, è stato "teletrasportato" da una tenda della Cnn a Chicago fino agli studi newyorkesi. Come è stato possibile questo battesimo televisivo dell’ologramma? Perché la Cnn ha tentato una strada così rischiosa in una serata in cui il volume d’ascolto era inferiore soltanto a quello della finalissima del campionato di football americano? E quali saranno i nuovi orizzonti economici di questa nuova tecnologia? Per rispondere a queste domande bisogna spostarsi dall’altra parte dell’Atlantico e parlare prima di tutto in Isarele con Miky Tamir, Shimon Katzubes e Gal Oz: cioè il presidente della SportVu, il suo chief executive e il loro "uomo a Chicago". Dopo un dottorato in fisica, varie scoperte nel campo della visione notturna, la pubblicazione di cento saggi scientifici e aver fondato la Orad, una società specializzata in set virtuali, Tamir ha creato nel 2005 la SportVu. Con l’aiuto di poche decine di persone, la società guidata ora da Katzbues ha messo a punto un nuovo sistema di riprese con più telecamere di avvenimenti sportivi, in particolare delle partite di calcio, che consente di seguire costantemente l’arbitro e ogni singolo giocatore ed è in grado di fornire un playback dei momenti saliente in forma tridimensionale e con diverse angolature. In pratica rende più movimentato lo spettacolo, offrendo anche visioni "radar" dell’intero campo da calcio (o di football, di baseball, hockey e così via). Ed è stata proprio questa tecnologia a consentire, come vedremo tra un attimo, a Gal Oz, un designer della SportVu, di realizzare l’ologramma nella sera elettorale. L’altra società è più grande. Quotata in Borsa, la Vizrt, ha sede a Bergen in Norvegia, ha circa 300 dipendenti e un fatturato di 28,8 milioni di dollari nel terzo trimestre di quest’anno (+35,8 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso). La sua specialità? Crea soluzioni software per grafiche tridimensionali applicandole alle trasmissioni televisive e collaborando con le maggiori reti mondiali, dalla Bbc alla Sky news (ma nell’elenco non c’è la Rai). «Erano dodici anni che cercavo degli scienziati matti che mi consentissero di realizzare un progetto del genere», ha spiegato David Bohrman, vicepresidente alla Cnn e capo dell’ufficio washingtoniano. E li ha trovati nella SportVu e nella Vizrt, che gli hanno permesso di aggiungere un tocco di novità alla serata elettorale, nella quale, peraltro, la rete ha battuto tutti i concorrenti via cavo. Gal Oz ha creato a Chicago un punto di trasmissione in cui ogni intervistato veniva ripreso da 35 piccole telecamere ad alta definizione poste a poca distanza (circa 20 centimetri) all’altezza degli occhi e un po’ di più in corrispondenza con altre parti del corpo. Le immagini venivano poi trasmesse a New York ed elaborate in modo tale da creare una immagine a tre dimensioni. In realtà nello studio non si vedeva niente, il conduttore Wolf Blitzer aveva di fronte soltanto una banale televisione con l’immagine "normale" della giornalista e del cantante; ma agli spettatori sembrava proprio che l’intera discussione avvenisse a New York. La Cnn aveva anche predisposto una attrezzatura analoga a Phoenix dove si erano riuniti i sostenitori di John McCain e di Sarah Palin. Ma la tempestività dei risultati e alcuni problemi tecnici hanno impedito di ripetere l’esperimento dell’ologramma anche dall’Arizona. In compenso la Cnn si è confermata leader in questo tipo di tecnologie applicate all’informazione. Durante la campagna elettorale aveva anche usato costantemente il cosiddetto "wall", un megaschermo interattivo con la cartina geopolitica degli Stati Uniti che permetteva ai giornalisti del network di "zoomare" su uno stato o su una regione per spiegarne ai telespettatori le dinamiche politiche. Il pericolo dell’ologramma tv? "C’è, e non è affatto secondario", spiega Chuch Hurley, capo dei producer della "Cnn" di Washington e responsabile tecnico del progetto: "Se da un lato possiamo rendere le interviste più realistiche, meno formali e quindi più spontanee e gradevoli, rischiamo anche di confondere i telespettatori che non saranno più in grado di capire se un personaggio è veramente in studio o è lì solo virtualmente". Tutto, insomma, potrebbe tingersi di falso: da una intervista a George W. Bush all’atterraggio sulla Luna. E proprio per evitare questo effetto perverso che la "Cnn" ha scelto di regalare un’aureola alle due cavie dell’ologramma. Arturo Zampaglione