Financial Times, 17 novembre 2008, 17 novembre 2008
Gli investitori che l’estate scorsa avevano scommesso che il prezzo del petrolio sarebbe sceso sotto i 100 dollari al barile si preparano ora a fare enormi profitti, con alcuni speculatori che possono guadagnare il 2
Gli investitori che l’estate scorsa avevano scommesso che il prezzo del petrolio sarebbe sceso sotto i 100 dollari al barile si preparano ora a fare enormi profitti, con alcuni speculatori che possono guadagnare il 2.000 per cento di quanto investito. Scadono infatti iniziando a scadere le opzioni put di dicembre, derivati che danno a chi li possiede il diritto di vendere a un prezzo e a una rata predeterminata. Significa che qualche investitore potrà vendere petrolio a cifre comprese tra i 100 e i 200 dollari al barile, ben al di sopra dei 57 dollari della chiusura di venerdì scorso. A luglio, quando il barile costava quasi 150 dollari, una opzione put che consentiva di venderlo a dicembre a 100 dollari costava solo 1 dollaro e 80 cent. In pratica alcuni investitori potranno averci guadagnato 57 dollari al barile netti.