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 2008  novembre 16 Domenica calendario

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

BRUXELLES – Proprio nei giorni scorsi, in un dibattito sull’economia europea, lo ricordava uno che non ha fama di romantico, Giulio Tremonti: Maastricht è «il luogo dov’è morto D’Artagnan», oltre che la città olandese dov’è stato firmato il Trattato sulla Ue. Ma il ministro dell’Economia non poteva sapere ciò che adesso annuncia dalle colonne del Times una ricercatrice di storia, Odile Bordaz: del «vero» D’Artagnan, del quasi omonimo ufficiale francese che ispirò allo scrittore Alexandre Dumas la figura del celebre moschettiere, sarebbe stata individuata la tomba; sarebbe nascosta sotto il pavimento della chiesetta cattolica di San Pietro e Paolo, a Wolder, poco distante dal luogo in cui l’uomo morì nella notte del 25 giugno 1673, con le armi in pugno, sulla scena dell’assedio di Maastricht che vide i protestanti olandesi e i cattolici francesi massacrarsi a vicenda per 13 giorni. L’uomo si chiamava nella realtà Charles de Batz de Castelmore d’Artagnan: avventuriero, forse spia, e certo gaudente («combattente delle alcove», secondo Odile Bordaz che ha ricostruito la sua vita). Arruolato nei moschettieri reali a 20 anni, servì come guardia del corpo Luigi XIII e Luigi XIV, il Re Sole, che lo nominò suo moschettiere capo al fianco di coloro che poi, nella letteratura, sarebbero diventati i modelli per Athos, Porthos e Aramis. Quando fu ucciso, capitan Charles aveva 62 anni, 2 figli e una moglie abbandonata molto tempo prima. «Signora, oggi ho perso d’Artagnan in cui confidavo assai», scrisse Luigi XIV alla consorte. Secondo le cronache una pallottola alla gola fulminò il moschettiere, mentre beveva da una fiaschetta. Poi, si disse, il corpo fu riportato in Francia. Finiva così una vita scapigliata, come tante altre di quell’epoca turbolenta; ma un paio di secoli dopo, quella stessa vita avrebbe conquistato l’immortalità letteraria, grazie a Dumas. «Tutti per uno, uno per tutti»: e i «quattro moschettieri» avrebbero abitato per sempre nella fantasia di milioni di lettori. Odile Bordaz, studiosa francese, ha cercato invano per 5 anni quella tomba. Poi, ha scoperto che gli ufficiali francesi morti a Maastricht venivano sepolti nell’area cattolica più vicina: ed è arrivata alla chiesetta di Wolder. Ora si attende l’autorizzazione della diocesi, per scavare. Fra quelli più interessati alle ricerche, Aymeri de Montequiou Fezensac d’Artagnan, senatore e presidente della «Compagnia dei Moschettieri »; e Damien d’Artagnan, pasticciere. Si dicono entrambi eredi del capitan Charles, hanno anche «duellato » in tribunale. Se si troverà la tomba, forse l’esame del Dna deciderà tutto. Un mistero alla Dumas, se solo Dumas avesse saputo del Dna.
Luigi Offeddu