Valerio Berruti, la Repubblica 17/11/2008, 17 novembre 2008
Piccola, ma quanto? E a che prezzo? Il grande equivoco delle citycar si gioca proprio sulle misure. Tutti le vorrebbero poter parcheggiare negli spazi più stretti o addirittura "in verticale" (proprio come accade con la Smart) ma pochi sono disposti a spendere un euro in più per un´auto del genere
Piccola, ma quanto? E a che prezzo? Il grande equivoco delle citycar si gioca proprio sulle misure. Tutti le vorrebbero poter parcheggiare negli spazi più stretti o addirittura "in verticale" (proprio come accade con la Smart) ma pochi sono disposti a spendere un euro in più per un´auto del genere. Secondo un sondaggio di Repubblica.it (realizzato su un campione di 1500 partecipanti) si tratterebbe addirittura dell´83 per cento. Una bella maggioranza che si scontra con la realtà del mercato secondo la quale più l´auto s´accorcia, più sale il listino. Per acquistare una Smart (2 metri e 70 di lunghezza) ci vogliono mediamente 13 mila euro, e almeno 13.600 per la prossima iQ della Toyota, l´auto più piccola del mondo (2 metri e 98) con quattro posti a bordo. Cosa dicono e come spiegano tutto ciò i costruttori l´abbiamo sentito nei giorni scorsi durante "H2Roma", il tradizionale appuntamento annuale con le tecnologie della mobilità sostenibile, un vero e proprio salone dell´auto ecologica con interessanti confronti fra industria e comunità scientifica. Il loro messaggio è semplice: la tecnologia costa cara e trasferirla su automobili "mini" alza necessariamente il prezzo finale, né più né meno come accade per quelle più grandi. Proprio così. Le case continuano a puntare su citycar ad alti contenuti e quindi non proprio economiche, mentre il pubblico vuole spendere sempre meno. Qualcosa non va ma ognuno resta sulle proprie posizioni. «Gli automobilisti cercano standard elevati e comfort anche nelle piccole», sostengono alla Toyota. Teoria confermata anche da Eugenio Blasetti, responsabile prodotto della Mercedes Italia, che a sostegno di questa tesi mette sul piatto della bilancia il successo della Smart, che proprio in questi giorni compie dieci anni e 800 mila unità vendute in tutto il mondo. Qualche speranza di ridurre i listini dipenderà dalle vendite: solo se cresceranno i numeri potranno scendere i prezzi. Consolazione un po´ magra. Non parliamo poi se al posto dei tradizionali motori a benzina o diesel si vogliono mettere quelli elettrici. Lì sì che i listini vanno alle stelle. Provate a chiedere quanto costeranno le future Mini o Smart elettriche. Nessuno si sbilancia ma non è difficile ipotizzare almeno sei, settemila euro in più rispetto al prezzo di listino. Sempre secondo il sondaggio di Repubblica.it, il 39% degli automobilisti è disposto a pagare fino a 500 euro in più per una citycar ibrida o elettrica e il 49% sborserebbe fino a 1.500 euro in più. Cifre ancora una volta lontane dalla realtà. Quello che è chiaro, invece, è che nel mondo delle piccole c´è ancora un bel po´ di incertezza e confusione. A cominciare dai tempi. Troppo lunghi. Oggi bisogna cambiare in fretta o per l´auto si mette davvero male. E così, anche se la Mercedes vuole accelerare i tempi, per vedere la Smart elettrica in concessionaria bisognerà aspettare il 2011. Visto come stanno andando le cose nei vari mercati, fra tre anni potrebbe essere davvero troppo tardi.