varie, 15 novembre 2008
MASCI
MASCI Edolo Castiglione a Casauria (Pescara) 5 maggio 1938, Roma 14 novembre 2008. Artista. «Anche se a soli 21 anni, con un quadro allora definito ”trasgressivo” ( La Madonna con la gonna corta), il 19 maggio del 1959 era finito sulla prima pagina del New York Times, de Le Figaro e su quasi tutti i quotidiani del mondo, Edolo Masci era rimasto un artista schivo e appartato. [...] Roma, la città in cui subito dopo la guerra, ancora ragazzino, era approdato da Castiglione di Casauria [...] al Museo artistico industriale. Qui, allievo di Ziveri e Fazzini, era diventato amico di Maccari, Mafai, Omiccioli. Lo si poteva incontrare fra via del Babuino e piazza del Popolo, quando usciva dallo studio che aveva nei pressi di via del Corso. La Madonna era una ragazza borghese, con tracce di rossetto e l’angelo assomigliava alla Bardot. Era il periodo in cui Masci era attratto da un neorealismo contrapposto a quello di Attardi o Vespignani. I suoi quadri erano popolati da amanti nascosti, fidanzatine, cancelli dietro cui s’avvertiva qualcosa di segreto e misterioso. I suoi colori indagavano periferie, cortili, balconi, specchi, davanzali, cariatidi. Era così che raccontava le sue storie quotidiane. Una narrazione piana e semplice. Come l’erotismo di ragazze che, nell’alcova, sognavano il mare e il cui corpo diventava paesaggio. ”Masci è un giovane che dipinge nel calligrafico stile di Mark Tobey”, scrisse nel ”61 Newsweek. Poi erano venuti i grandi cicli di pittura, ma alla base – anche quando i suoi personaggi sembravano grotteschi – c’era sempre il Masci intimista, lirico. Sin da giovane il suo ideale era stato Goya e il mito era durato tutta la vita» (S. Gr., ”Corriere della Sera” 15/11/2008).