Vittorio Zucconi, L’aquila e il pollo fritto Mondadori 2008, 15 novembre 2008
Storia del Gatorade. La squadra di football della Florida vinceva regolarmente i primi tempi e perdeva poi le partite nella ripresa
Storia del Gatorade. La squadra di football della Florida vinceva regolarmente i primi tempi e perdeva poi le partite nella ripresa. I giocatori, inoltre, terminata la gara, non avevano un goccio di pipì. Chiamato a consulto il nefrologo dell’Università Robert Cade, questi pesò i ragazzi e constatò che ogni gara costava nove chili di peso. Analizzato il sudore verificò non solo una perdita di acqua, ma una caduta verticale di sali e di elettroliti come sodio e potassio. Preparò dunque un beverone di acqua, zucchero, sodio, potassio, cloro e, per fare la prova, ne bevve un sorso. Vomitò immediatamente. «Sa di sturalavandini». La moglie: «Spremici sopra un po’ di limoni». Servito alla squadra, questa fu messa sotto inchiesta per doping dato che nei secondi tempi rimontava sempre tutti. Ma non era doping. La squadra era quella dell’Università di Gator, al cui nome fu aggiunto - per battezzare la bibita - la desinenza di ”lemonade”. La moglie del dottor Cade, morto nel 2007, e l’Università che sperimentò per prima la pozione incassano ogni anno più di 50 milioni di dollari in royalties.