Angelo Musso, La stampa 14/11/2008, 14 novembre 2008
Gli odori buoni, in particolare l’aroma di vaniglia, ci rendono più altruisti. Lo ha dimostrato lo psicologo Robert Baron del Rensselaer Polytechnic Institute a Troy (nello Stato di New York) che s’è appostato nei pressi di negozi da cui provenivano odori gradevoli (pasticcerie, caffetterie) e di negozi neutri (come quelli di abbigliamento) mentre un suo complice avvicinava le persone tenendo in mano una banconota da un dollaro e chiedendo la cortesia di cambiarla in monete
Gli odori buoni, in particolare l’aroma di vaniglia, ci rendono più altruisti. Lo ha dimostrato lo psicologo Robert Baron del Rensselaer Polytechnic Institute a Troy (nello Stato di New York) che s’è appostato nei pressi di negozi da cui provenivano odori gradevoli (pasticcerie, caffetterie) e di negozi neutri (come quelli di abbigliamento) mentre un suo complice avvicinava le persone tenendo in mano una banconota da un dollaro e chiedendo la cortesia di cambiarla in monete. Risultato: le persone interpellate nelle zone con odori gradevoli hanno risposto in modo positivo in numero tre volte superiore rispetto alle persone interpellate nelle zone prive di odori specifici. Altro esperimento, realizzato da Mary Beth Grimes della Georgia Southern University: l’esperta ha fornito ad alcuni studenti un questionario stampato su carta profumata con essenza di vaniglia, ad altri un questionario su carta neutra. Poi ha chiesto loro di dichiarare quanti minuti alla settimana avrebbero accettato di dedicare a un’opera di volontariato della durata di alcuni mesi. Risultato: in presenza dell’odore di vaniglia i futuri volontari hanno accettato di impegnarsi in un’attività di volontariato, cioè altruistica, per un tempo tendenzialmente maggiore rispetto all’assenza di odore di vaniglia. Lo stesso esperimento, condotto con odore di lavanda, ha mostrato un’influenza sul comportamento abbastanza evidente anche per questo aroma.