Financial Times, 14 Novembre 2008, 14 novembre 2008
Tutti i governi che puntano a raccogliere denaro sul mercato hanno assistito con spavento a quello che è successo questa settimana in Germania
Tutti i governi che puntano a raccogliere denaro sul mercato hanno assistito con spavento a quello che è successo questa settimana in Germania. La collocazione dei bond tedeschi a 10 anni è fallita per la prima volta quest’anno, dato che le banche e gli investitori hanno ignorato la proposta di Berlino. il primo segnale di tempi difficili, in cui i bond non sono molto attraenti per gli investitori. Il problema non è piccolo: stanno sorgendo dei dubbi sulle reali capacità dei governi di ottenere quei fondi di cui hanno bisogno per finanziare i pacchetti di stimolo all’economia annunciati. Ogni segno d’indebolimento della domanda di titoli pubblici spinge verso l’alto i rendimenti, così da aumentare la pressione sulle finanze dei governi già messe in difficoltà dalla crisi. La questione preoccupa più di tutti gli Stati Uniti, che rischiano di pagare salatissimi interessi a lungo termine. L’ammontare di bond pubblici americani, nel 2009, dovrebbe raggiungere il livello record di 1.750 miliardi di dollari. L’Europa invece arriverà circa a 1.000 miliardi di euro. In uno scenario di crescente costo degli interessi, lo stock del debito cresce, rendendo insostenibili rapporti tra il debito e il Pil del 104 per cento, come nel caso dell’Italia. Difatti il successo contenuto del collocamento di Bot italiani di giovedì ha dimostrato le difficoltà del Paese, dato che è stato costretto ad alzare i rendimenti di tre diversi titoli. Problemi simili questa settimana hanno colpito Spagna, Belgio e Irlanda.