Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  novembre 20 Giovedì calendario

Panorama, giovedì 20 novembre E il lato B dell’Alitalia chi se lo prende? In che mani finiranno i beni che la Cai (Compagnia aerea italiana) scarterà, dopo aver scelto fior da fiore, ritenendoli non funzionali al proprio business? Il commissario straordinario, Augusto Fantozzi, ha deciso di raggruppare quegli asset in una «bad company» suggerendo involontariamente l’idea che, in quanto bad (cattiva in inglese), fosse il ricettacolo dei rimasugli

Panorama, giovedì 20 novembre E il lato B dell’Alitalia chi se lo prende? In che mani finiranno i beni che la Cai (Compagnia aerea italiana) scarterà, dopo aver scelto fior da fiore, ritenendoli non funzionali al proprio business? Il commissario straordinario, Augusto Fantozzi, ha deciso di raggruppare quegli asset in una «bad company» suggerendo involontariamente l’idea che, in quanto bad (cattiva in inglese), fosse il ricettacolo dei rimasugli. In realtà non è proprio così. In quel contenitore ci sono, per esempio, i terreni di Pianabella, 60 ettari a sud dell’aeroporto di Roma, una novantina di velivoli, i cinque aerei per cargo e infine pezzi di Volare e Alitalia Express. Roba tutt’altro che di risulta, tanto che sul tavolo di Fantozzi sono arrivate 60 manifestazioni di interesse, alcune di personaggi con un certo nome. Come Carlo Bernini, ex ministro democristiano dei Trasporti, Giovanni Consorte, ex amministratore dell’Unipol, Giuseppe Spadaccini, titolare della compagnia Itali Airlines. E i Benetton, azionisti sia della Cai sia dell’aeroporto di Fiumicino, interessati ai terreni. Tutta gente che non ha tempo da perdere con richieste fittizie. Per quanto riguarda il business aereo in senso stretto, le offerte più interessanti sono quelle di Bernini, Consorte e Spadaccini. Quest’ultimo, 51 anni, considerato in ottimi rapporti con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, si è messo in testa di cogliere l’attimo per spiccare il grande salto nel mondo aeronautico. Dal momento che la Cai rileverà solo 23 Md 80 su un totale di 75, Spadaccini ha fatto pervenire a Fantozzi la richiesta per l’acquisto di un numero consistente (da 30 a 50) di quei vecchi jet. Con quale obiettivo? Qui la faccenda si complica, perché è assai dubbio che la massiccia acquisizione di nuovi aerei con relativi equipaggi (da 300 a 500 piloti) possa servire a Spadaccini solo per potenziare la minuscola Itali Airline, compagnia con base a Pescara. Evidentemente in ballo c’è dell’altro. O il tentativo di mettere in pista una nuova azienda con l’intenzione di occupare i vuoti lasciati dalla Cai. Oppure l’idea di comprare i velivoli per girarli subito a terzi, sistema di cui del resto Spadaccini è esperto avendo acquisito anni fa dall’Eurofly cinque dei 13 Md 80 ceduti allora dall’Alitalia decidendo successivamente di affittarne due alla stessa Alitalia. Incerta è anche la faccenda di Volare e Alitalia Express. La prima è una compagnia low cost e interessa alla società Myair presieduta da Bernini. La seconda è specializzata in voli regionali e rientra nelle mire di Consorte. Entrambe sono entità autonome dotate del preziosissimo Cao, certificato di operatore aereo, in pratica la licenza per volare, e di pregiati slot, in particolare quelli su Linate, 48 in tutto, 24 per ciascuna delle due compagnie. La Cai ha detto di essere disposta a spendere 17 milioni per tre aerei della Volare e 19 milioni per sei Embraer da 70 posti dell’Alitalia Express (non essendo interessata ai 10 Atr e ai 14 Embraer da 40 posti di tutta la flotta). Nell’offerta di acquisto rientrano, ovviamente, anche gli slot su Linate. Ma Volare e Alitalia Express senza gli slot sono come due sacchi vuoti, o quasi, tanto che un collaboratore di Consorte fa sapere a Panorama che molto probabilmente ritirerà l’offerta. Daniele Martini