Wall Street Journal, 12 novembre 2008, 12 novembre 2008
L’esaurimento dei giacimenti di petrolio è destinato a accelerare nei prossimi anni. L’International Energy Agency ha condotto uno studio unico nel suo genere, analizzando in maniera dettagliata le prospettive di 800 giacimenti, che insieme coprono i due terzi della produzione mondiale
L’esaurimento dei giacimenti di petrolio è destinato a accelerare nei prossimi anni. L’International Energy Agency ha condotto uno studio unico nel suo genere, analizzando in maniera dettagliata le prospettive di 800 giacimenti, che insieme coprono i due terzi della produzione mondiale. L’agenzia calcola che il mondo dovrà investire 26.300 miliardi di dollari da qui al 2030 per assicurarsi le forniture di cui avrà bisogno. Già nel 2010, spiega l’istituto, potremmo assistere a una compressione della domanda ben più grande di quella che abbiamo visto quest’anno, quando i prezzi hanno raggiunto i 147 dollari al barile. La domanda di energia continuerà a crescere su una media dell’1,6% all’anno fino al 2030, per un incremento totale del 45%. Il fabbisogno di petrolio salirà fino a 106 milioni di barili al giorno (10 in più dell’ultima stima) dagli attuali 85. Il tasso di diminuzione della capacità dei giacimenti oggi procede a un ritmo del 6,7% annuo, tasso che salirà fino all’8,6% nel 2030. Quindi, anche se la domanda rimanesse stabile servirebbero entro 20 anni 45 milioni di barili al giorno in più. Il progressivo esaurimento dei giacimenti è rapidissimo nel Mare del Nord (dove procede a un tasso dell’11,5% annuo) e più lento nel Medio Oriente (3%).