Michele Serra, la Repubblica 13/11/2008, 13 novembre 2008
A proposito dell´esclusione "ad personam" del segretario della Cgil da un vertice tra governo, Confindustria e sindacati, il commento più serio e preoccupato non viene dagli altri due leader confederali, ma dalla segretaria dell´Ugl (il sindacato "di destra") Renata Polverini
A proposito dell´esclusione "ad personam" del segretario della Cgil da un vertice tra governo, Confindustria e sindacati, il commento più serio e preoccupato non viene dagli altri due leader confederali, ma dalla segretaria dell´Ugl (il sindacato "di destra") Renata Polverini. Di questa giovane signora pensiamo da tempo quasi tutto il meglio possibile. Ma ieri Polverini ha superato se stessa: invitata telefonicamente dal premier ha declinato, sostenendo che queste cose hanno sedi e modi istituzionali da tutelare, lontani un miglio - aggiungiamo noi - dal disbrigo privato e amicale che Berlusconi cerca di imporre a tutte o quasi le faccende pubbliche. Con l´aggravante, in questo caso, dello sgarro punitivo riservato alla "nemica" Cgil (comunisti! comunisti!), perché la totale confusione tra pubblico e privato conduce spesso il premier a confondere i conflitti politici con offese e favori personali. Quanto a Bonanni e Angeletti, come reciterebbe un titolo di cronaca, "è giallo": negano di essere mai stati a quel vertice, e poiché la loro parola va considerata quella di gentiluomini, bisogna concludere che la notizia di agenzia che li descrive mentre escono dal retro di Palazzo Grazioli è mendace. Rimane il problema della loro mancata difesa del collega Epifani. I due si sono messi nelle condizioni, domani, di non difendere neanche se stessi: quando toccherà a loro, se non obbedienti, di essere esclusi dal tavolo (imbandito) delle trattative. MICHELE SERRA PER LA REPUBBLICA DI GIOVEDì 13 NOVEMBRE 2008