Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  novembre 13 Giovedì calendario

 sacrificata nel ruolo di presentatrice, un abito che le sta stretto e non rende merito della sua professionalità

 sacrificata nel ruolo di presentatrice, un abito che le sta stretto e non rende merito della sua professionalità. Lorella Cuccarini è obbligata dai tempi a rinunciare alla sua bravura di soubrette per entrare nella parte della «brava presentatrice». nata una stella gemella si offre come l’ennesimo tentativo di dilettanti allo sbaraglio, prodotto questa volta da Rti e Endemol Italia: per una sera, dieci illustri sconosciuti si esibiscono in una sfida musicale interpretando non solo brani dei loro idoli ma entrando nei panni dei medesimi, insomma fotocopiandoli (Canale 5, martedì, ore 21.15). Esattamente come Re per una notte (ai tempi, trasmesso da Italia 1) basato sul celebre Queen for a day della Nbc. Non trascrivo la lista degli autori perché mi vergogno che tanti cervelli messi assieme esprimano così poche idee. Per la cronaca ha vinto l’imitatore di Riccardo Cocciante. La tv generalista non appartiene più al mondo dello spettacolo, il suo pubblico vive con una certa indifferenza la riproposizione di canoni artistici; ora come ora, ha solo bisogno di surrogati di vita, di vite parallele, di compensazioni virtuali. Lorella appartiene al mondo dello stile mentre oggi trionfano le portatrici di stili (comportamentali, vestimentari, di vita). L’immagine che tutti i sociologi dovrebbero studiare a fondo per capire dove va l’Italia è quella dell’elogio pubblico di Ivana Trump (in evidente stato euforico, circondata da certi tipini fini che dovrebbero rappresentare gli italiani a New York) fatto da Simona Ventura e Mara Venier l’altra sera a L’isola dei famosi. Nel frattempo, il marito della signora, di molti anni più giovane, sorrideva in studio, facendo capire che la fedeltà non è più una virtù. Quella è la tv dominante. Il resto è contorno, disarmo, nostalgia. Sarà vero che per capire un popolo bisogna considerare le sue qualità più volgari? ALDO GRASSO PER IL CORRIERE DELLA SERA DI GIOVEDì 13 NOVEMBRE 2008