Oscar Piovesan, La Gazzetta dello Sport 13/11/2008, 13 novembre 2008
Maradona a un passo dall’addio. Niente nazionale argentina, addio forse al sogno di una vita. I media radiotelevisivi argentini hanno cominciato a speculare in merito ad una eventuale rinuncia di Diego Maradona all’incarico di c
Maradona a un passo dall’addio. Niente nazionale argentina, addio forse al sogno di una vita. I media radiotelevisivi argentini hanno cominciato a speculare in merito ad una eventuale rinuncia di Diego Maradona all’incarico di c.t. della nazionale, come conseguenza di un forte contrasto che avrebbe avuto con il presidente della Federcalcio (Afa) Julio Grondona, durante una riunione per decidere chi dovevano essere i suoi aiutanti di campo. Motivo: Ruggeri? «Si è dimesso Maradona?» si è chiesto appunto il canale televisivo Tn, mentre le edizioni on line di diversi media si stanno facendo la stessa domanda. Diego infatti, secondo queste fonti, ha abbandonato scuro in volto l’incontro e lo avrebbe fatto sbattendo clamorosamente una porta. Maradona, sempre secondo i media, avrebbe insistito perché uno dei suoi aiutanti di campo, oltre ad Alejandro Mancuso, sia Oscar Ruggeri. Grondona, per contro, non ne vuole sapere, tra l’altro perché Ruggeri lo accusò pubblicamente di essere «un mafioso». Il presidente propone invece i due ex nazionali Batista e Brown, nomi però non graditi a Maradona. No a Batistuta Secondo fonti argentine, un altro motivo di scontro sarebbe stata la candidatura a «vice» di Gabriel Batistuta: nome proposto dall’Afa e non accettato da Maradona. A parte il fatto che l’ex centravanti di Fiorentina e Roma è oggi molto impegnato in altre attività della sua vita calcistica, Maradona preferirebbe non averlo nello staff perché potrebbe fargli ombra mediatica. Tra i due ex campioni, però, non ci sono particolari motivi di attrito. Riunione infuocata Il meeting tra Diego, il neo-coordinatore delle nazionali Carlos Bilardo e Humberto Grondona, figlio del presidente dell’Afa Julio Grondona, è durato oltre quattro ore. Secondo il quotidiano Clarin, sarebbero stati in lizza per affiancare Mancuso anche Miguel Brindisi ed Hector Enrique (nazionale che vinse il Mondiale dell’86). Rifiuti C’è poi il problema convocazioni. Come accade spesso in Europa, i club argentini hanno cominciato subito a dire «no». Appena rientrato dal Vecchio Continente, dove aveva anche assistito al successo della Juve a Madrid, il neo c.t. argentino aveva anticipato che «non si dice no alla nazionale», ma poi aveva dovuto fare i conti con la realtà. Per la partita amichevole contro la Scozia, il 19 novembre prossimo a Glasgow, l’Argentina dovrà fare a meno dei giocatori del Boca Juniors e del San Lorenzo – che guidano insieme la classifica del torneo Apertura ”, tra i quali Juan Roman Riquelme. In seguito all’intervento e alle pressioni dei dirigenti dei due club, Maradona ha convocato per quell’amichevole soltanto Daniel Montenegro (Independiente), Emiliano Papa (Velez Sarsfield) e Cristian Villagra (River Plate). Conseguenze Pare che nè Grondona nè Maradona vogliano cedere sulle loro richieste. Diego l’ha fatto capire: se non verrà accontentato con l’ingaggio di Ruggeri, lascerà l’incarico. Prima ancora di aver cominciato. Oggi la giornata decisiva. Diego Armando Maradona, 48 anni