Carlotta Mismetti Capua, la Repubblica 13/11/2008, 13 novembre 2008
L´amore non vince tutto. Perde miseramente, ad esempio, al cospetto di oggetti casalinghi piuttosto pacifici come: il dentifricio, le chiavi della macchina, la macchina stessa; il cesto della biancheria, la lavatrice, il water, il telecomando ed il telefono
L´amore non vince tutto. Perde miseramente, ad esempio, al cospetto di oggetti casalinghi piuttosto pacifici come: il dentifricio, le chiavi della macchina, la macchina stessa; il cesto della biancheria, la lavatrice, il water, il telecomando ed il telefono. Quando una coppia confessa che da venti anni discute sempre delle stesse cose, intende dire che discute di una delle cose di cui all´elenco precedente. Ma non ci si lascia perché il dentifricio è spremuto male, o per la durata delle telefonate dopo cena: anzi, più spesso si sta insieme grazie a questo. Così afferma il nuovo saggio del sociologo francese Jean-Claude Kaufmann, da lui intitolato (piuttosto benevolmente) «Le baruffe d´amore», e edito dal Mulino (16 euro): «L´irritazione per l´altro è una stranissima sensazione, che pure svolge un ruolo decisivo nella strutturazione della coppia», racconta l´autore. Le storie sono state raccolte dallo staff di Kaufmann attraverso annunci sui giornali, e il sociologo ha poi tenuto con le coppie volontarie lunghe corrispondenze via mail: più con le donne che con gli uomini, più restii ad affrontare le questioni spinose o a parlare di vicende intime. Le coppie protagoniste sono coppie felici, perché nel libro si fa un´antropologia della vita comune, non di casi patologici. E alla fine il saggio non ha alcuna pretesa teorica, piuttosto è un catalogo: di coppie e dei loro litigi "preferiti", quasi tutti intorno ad otto oggetti-totem della vita domestica. Gran parte della riflessione ruota intorno al totem-dentifricio, strizzato dal basso, dall´alto, chiuso, aperto o perfino scelto in forma di tubo rigido da una donna che voleva evitare il divorzio. Perché il dentifricio è il primo oggetto che entra in casa, la prima presenza concreta, nella vita di coppia, dell´altro, della sua alterità e del suo fantasma. Secondo Kaufmann esiste una formidabile equazione nella vita amorosa. E cioè che 1+1 faccia 4. In quei primi mesi di fusione e di incanto, l´amore si regge sull´idea che 1+1 faccia 1, che lui e lei si comprendano, amino e rispecchino al punto da essere una cosa sola (come dice l´adagio popolare). Ma la vera matematica delle coppie è sballata: 1 (uomo) più 1 (donna) fanno infatti 4 persone, perché ognuno si porta dentro, conficcato nel cuore e negli schemi misteriosi della nostra mente, anche il proprio schema-padre e schema-madre. Quanto agli oggetti di cui si discute nelle coppie, all´inizio della nuova avventura coabitativa o dopo trenta anni di vacanze insiemesi va dalla salsa di pomodoro al dentifricio grande, dall´immondizia alle spese al supermercato, dai risparmi in banca alle telefonate di Natale agli zii, e tutti si caricano di ogni altro conflitto latente. Il catalogo di storie tipiche raccolte in Francia da Kaufmann ? che aveva già scritto un bel saggio sui risvegli nel letto, campionario di scene di prima mattina, dopo aver fatto l´amore per la prima volta ? è così alla lettura irresistibilmente comico. Ma anche a tratti noiosissimo, come sempre sono noiosi i litigi degli altri. Gli schemi del litigio raccolti sono tenacissimi e universali, e questo li rende simili in tutto e per tutto alle scenette domestiche su cui Sandra & Raimondo sono andati avanti per venti anni (e tante coppie idem, a conferma che il litigio tiene in equilibrio). I confini di queste baruffe sono imprecisi: ma dietro il marito che rimette in lavatrice le camicie appena lavate e stirate dalla moglie a 40 gradi (perché lui è un teorico dei 60 gradi e «lei me lo fa di proposito») c´è collera e conti in sospeso. E fa ridere la moglie che confessa: «Io non posso fare l´amore con qualcuno che mi rinfaccia di aver condito male l´insalata».