Gino Castaldo, la Repubblica 12/11/2008, 12 novembre 2008
GINO CASTALDO PER LA REPUBBLICA DI MERCOLEDì 12 NOVEMBRE 2008
Quali sono i monumenti alla storia americana? Ovviamente i santuari della modernità, da Rushmore all´Empire State Building. Ma per la giovane democrazia d´oltre Oceano perfino la casa di un cantante può esserlo, vedi la Graceland di Elvis, ancora oggi meta di continui pellegrinaggi. Gli americani sono molto attenti a valorizzare questi luoghi eppure, con insolita leggerezza, rischiano di perdere uno dei monumenti più preziosi della musica del Novecento. C´è una strada nel cuore di Manhattan nella quale ogni casa, ogni mattone, riverbera di melodie immortali. Sulla mappa è indicata come 28th Street, tra la Quinta e la Sesta Avenue, ma tutti gli appassionati di musica la conoscono come Tin Pan Alley. qui che è nata la grande canzone americana, è qui che compositori come George Gershwin e Cole Porter, Fats Waller e Scott Joplin, Burt Bacharach e Carole King hanno mosso i loro primi passi. qui che hanno scritto i loro successi e sono entrati nella leggenda. Per capire, in piccolo (molto piccolo), la portata del luogo, bisogna immaginare la Galleria di Milano, dove avevano sede tutti gli editori e le case discografiche italiane, o la Galleria di Napoli, ancora oggi brulicante di piccoli manager e impresari di feste di piazza. Il quartiere, un classico "block" newyorkese, quattro edifici tra i quali il leggendario Brill Building, era la sede degli editori musicali americani, un laboratorio a ritmo continuo, dove in una specie di artistica catena di montaggio, s´incontravano parolieri, musicisti, cantanti e insieme mettevano in piedi le canzoni che hanno fatto la storia della musica americana.
Ora l´intero blocco, compreso il celeberrimo Brill Building, rischia di essere abbattuto e sostituito da moderne costruzioni. Il tutto è in vendita per 44 milioni di dollari e ovviamente non mancano i pretendenti per quello che sul piano immobiliare è uno dei più ambiti pezzi di Manhattan. Ma non è detta l´ultima parola. Un comitato per la conservazione dell´area si è già messo in movimento e ha iniziato a contattare i principali artisti statunitensi per bloccare il progetto e dare agli edifici un "landmark status", come dire la dignità del monumento, e impedire così la loro distruzione.
La gloriosa storia di Tin Pan Alley è molto antica. Inizia addirittura nel 1885, prima dell´era discografica, quando i primi editori musicali decisero di aprire le loro botteghe nella ventottesima strada. A coniare il nome di Tin Pan Alley fu un giornalista che andò sul posto per scrivere un articolo su quello che allora, prima della riproduzione meccanica, era il mercato della musica stampata. Monroe Rosenfeld, scriveva per il New York Herald e raccontò ai suoi lettori non solo quello che aveva visto, ma soprattutto quello che aveva ascoltato: i mille suoni che uscivano dalle finestre, le melodie che s´intrecciavano l´una con l´altra, e il curioso suono di "padelle di latta" che sosteneva i diversi ritmi. Le padelle di latta, "tin pan" in inglese, diventarono sinonimo della strada.
Tin Pan Alley, dagli anni Venti fino alla Seconda Guerra Mondiale fu il luogo dove si decisero le sorti della musica americana. E anche dopo, col successo degli autori del Brill Building, mantenne una leadership nel settore. Per circa settanta anni è stato il luogo dove è nata la musica popolare d´autore, è stato di fatto il "conservatorio" del pop americano. mai possibile lasciare al rumore delle ruspe l´ultima nota di questa grande storia?