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 2008  novembre 12 Mercoledì calendario

Tre colpi di pistola alle spalle, sulla porta di una villa lontana dalla strada. Tatiana Tulissi è stata uccisa così ieri in via Orsaria a Manzano, un piccolo comune in provincia di Udine

Tre colpi di pistola alle spalle, sulla porta di una villa lontana dalla strada. Tatiana Tulissi è stata uccisa così ieri in via Orsaria a Manzano, un piccolo comune in provincia di Udine. Le ultime a vederla viva, prima che incontrasse il suo assassino, sono state le colleghe della ditta Laco, di Percoto. Erano le 17.45 e lei tornava a casa. Nella bella villa di Paolo Calligaris, l’uomo che da due anni era il suo compagno, forse un futuro marito. stato lui a trovare il cadavere e a dare l’allarme al 118, più o meno alle 18.30. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale, la polizia, gli uomini della scientifica e il sostituto procuratore di turno, Lorenzo Del Giudice. Al termine di un viale alberato lungo oltre 300 metri, in casa, il fuoco della cucina era acceso. Tatiana Tulissi è uscita, forse per andare alla legnaia, e qualcuno l’ha uccisa. Per ora tutte le ipotesi sono aperte, ma la più probabile secondo gli investigatori è quella di un’aggressione finita in tragedia. Da ieri notte i carabinieri stanno ascoltando chiunque potrebbe conoscere informazioni utili alle indagini, testimoni, vicini, alla ricerca di elementi per ricostruire l’accaduto e dare un nome all’assassino. Non ci sono stati fermi né arresti. E la pista passionale sarebbe stata esclusa. Tatiana Tulissi era nata nel 1971 a Villanova dello Judrio, una frazione di San Giovanni al Natisone, sempre in provincia di Udine. Proprio come il suo ultimo compagno, Paolo Calligaris, aveva un matrimonio alle spalle. Calligaris appartiene a una famiglia molto nota in Friuli. Il padre, Walter, 71 anni, ha un’azienda agricola, si chiama Cà Tullio di Aquileia (Udine), che conduce assieme al figlio. Lo zio, Alessandro Calligaris, è il titolare di un mobilificio costituito nel 1923 e famoso anche all’estero. Manzano è il centro del triangolo della sedia. E proprio grazie alle sedie i Calligaris, a partire dagli anni ’70, si sono affermati come uno dei marchi del made in Italy nel mondo. Oggi il Gruppo (partecipato dal fondo L-Capital, che è controllato dal colosso francese del lusso Lvmh) può contare su attività produttive in Croazia, e filiali negli Stati Uniti e in Giappone, ed è leader nell’arredo-casa. «Per la nostra comunità è un fatto senza precedenti. Sono addolorata per le due famiglie colpite da questa tragedia. Gli siamo vicini» dice il sindaco, Lidia Driutti. Il parroco, Nuno Rivetti, ha saputo dell’omicidio mentre festeggiava San Martino nel Centro giovanile: «C’erano famiglie, bambini. stato terribile. Siamo colpiti nel profondo». Mario Porqueddu