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 2008  novembre 12 Mercoledì calendario

LUCCA - Con una evasione extralarge, come le taglie degli uomini e delle donne che rappresenta nelle sue opere d´arte, lo scultore e pittore colombiano Fernando Botero è finito nei guai con il fisco italiano

LUCCA - Con una evasione extralarge, come le taglie degli uomini e delle donne che rappresenta nelle sue opere d´arte, lo scultore e pittore colombiano Fernando Botero è finito nei guai con il fisco italiano. Sette milioni di redditi non dichiarati accertati dalla Guardia di Finanza durante una verifica fiscale sui conti dell´artista, residente nel principato di Monaco, ma di casa a Pietrasanta dove è domiciliato - su questo si basa l´accusa - da circa 30 anni. Dagli accertamenti, che riguardano il periodo compreso dal 2003 ad oggi, Botero è risultato essere evasore totale. Dalla documentazione bancaria è emersa anche la compravendita di una villa a Pietrasanta acquistata per un milione e 200 mila euro di cui sarebbe stato occultato un corrispettivo di 607 mila euro. Ma per Botero i guai non si fermano qui, perché nei confronti dell´artista è stata inoltrata una notizia di reato alla procura della Repubblica di Lucca perché l´evasione fiscale supera le soglie delle sanzioni amministrative configurando violazioni di natura penale. «Non devo nulla al fisco italiano. Vengo in Italia solo due mesi all´anno dando lavoro a fonderie e laboratori di Pietrasanta. Quella che è stata fatta è una indagine non solo nei miei confronti, ma anche per altri artisti stranieri che lavorano in Italia». Questa la reazione dell´artista, che sembra dimostrare un certo fastidio per il fatto stesso che l´indagine nei suoi confronti sia stata avviata: «Certo - afferma - in questo modo si vuole invogliare noi stranieri che abbiamo scelto l´Italia per svolgere parte della nostra attività di andare via. Chiarirò la mia posizione al più presto». Secondo Botero comunque i conti non tornano: «La cifra fatta dalla Guardia di Finanza - ha aggiunto - non corrisponde a quella emersa su cui comunque nulla devo». L´artista colombiano non è comunque il solo a essere finito nel mirino del fisco. La guardia di finanza starebbe infatti indagando anche su altri due artisti stranieri che lavorano a Pietrasanta: Igor Mitoraj e Kan Yasuda. DALLA REPUBBLICA DI MERCOLEDì 12 NOVEMBRE 2008