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 2008  novembre 11 Martedì calendario

I turisti che arrivano a Venezia e, ignari o indifferenti che siano rispetto all’ordinanza che vieta di dar da mangiare ai colombi, si fanno sorprendere a sbriciolare pane in Piazza San Marco, sono «quattro deficienti»

I turisti che arrivano a Venezia e, ignari o indifferenti che siano rispetto all’ordinanza che vieta di dar da mangiare ai colombi, si fanno sorprendere a sbriciolare pane in Piazza San Marco, sono «quattro deficienti». Parola del sindaco Massimo Cacciari, che domenica mattina si è fatto sorprendere in flagranza di furia e di insulti davanti alla Basilica: stava passeggiando con un’amica, forse la fidanzata, quando gli è caduto l’occhio su due famiglie che attiravano i piccioni lanciando mollica. Prima li ha redarguiti in un crescendo di rabbia, mentre quelli - nemmeno italiani, probabilmente all’oscuro del divieto e quasi certamente inconsapevoli di avere di fronte il primo cittadino - lo guardavano stupefatti. Poi, imbufalito, non vedendo in tutta la piazza i vigili, ha fatto una chiamata con il cellulare - il comandante della Polizia Municipale? - e gli ha intimato «mandatemene uno, ce ne sarà almeno uno, no?, per questi quattro deficienti». La scena è stata seguita da una collaboratrice del quotidiano locale «Nuova Venezia», che non è faccia nota al sindaco; il fotografo, dai portici del Caffè Florian e con un buon teleobiettivo, immortalava il tutto. Compreso il momento più alto della scenata: mentre il sindaco tuonava che «i colombi ci pensano da soli a riempirsi la pancia», un piccione gli si è appoggiato giusto sulla spalla, scatenando una reazione che è facile immaginare. Domenica, verso le 13,30, la cronista era andata a vedere che aria tirava per un’altra ordinanza, quella che vieta il commercio abusivo. Secondo i veneziani non viene fatta rispettare e i vù cumprà stanno esattamente dov’erano prima del provvedimento. Non c’erano venditori, ma erano assenti anche i vigili. La cronista chiama il comando e chiede spiegazioni; le viene detto che sono in pausa pranzo, cosa anche comprensibile vista l’ora, e che comunque «la coperta è corta. Servono vigili per l’ordinanza sui vù cumprà, contro i mendicanti, contro chi dà da mangiare ai piccioni e contro quelli che mangiano i panini seduti sui gradini. Insomma, si fa quel che si può» E’ quello il momento in cui spunta Cacciari con la compagna. Pantaloni di velluto e spolverino, attraversa la piazza, spalle alla Basilica. Si blocca all’improvviso, si gira e torna indietro mentre la sua accompagnatrice ha l’aria di non capire. Avvicina una famiglia, padre, madre e due bambini che sono lì con le briciole in mano, e comincia la reprimenda. La voce si alza sempre di più, i rimproverati non danno segno di reazione, il sindaco gesticola, ha il muso duro. Finito con la prima famiglia, va dalla seconda. Altri due turisti sono talmente rapiti dalla scena che restano con la macchina fotografica al collo, così sorpresi che non pensano di scattare una foto, questa sì che sarebbe una bizzarra cartolina da Venezia. Infine, la sfuriata al colombo che sceglie proprio la sua spalla per appoggiarsi. Ieri Cacciari non ha voluto commentare l’episodio; il comandante della Polizia municipale, Marco Agostini si limita a dire che «il sindaco è molto sensibile alla questione dei colombi». ANNA SANDRI PER LA STAMPA DI MARTEDI’ 11 NOVEMBRE 2008