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 2008  novembre 11 Martedì calendario

Colpa di una cena al ristorante. «Lei mi disse: "Lo champagne mi fa impazzire". Paghi il conto per due, dai la mancia, fai il pieno all´Audi, paghi la discoteca? Ma perché deve essere sempre l´uomo a pagare?»

Colpa di una cena al ristorante. «Lei mi disse: "Lo champagne mi fa impazzire". Paghi il conto per due, dai la mancia, fai il pieno all´Audi, paghi la discoteca? Ma perché deve essere sempre l´uomo a pagare?». Colpa di un week end a Venezia. «Lei ha voluto fare anche il giro in gondola, cento euro. Con il conto dell´hotel, avevo già finito il bancomat. E così un bel giorno mi sono chiesto: e se riuscissi a rovesciare il mondo? E se fossero le donne a pagare, per portarmi al ristorante, in piazza San Marco e poi a letto?». Nascono così le storie degli uomini che si arrabbiano se li chiami gigolò e che si presentano come «escort». Sono gli «accompagnatori», gli eredi dei cicisbei. Promettono «coccole e tanta attenzione», dicono di essere «premurosi e attenti» e in grado di soddisfare «tutte, ma proprio tutte le esigenze delle donne moderne». A pagamento, naturalmente. Perché nel mondo alla rovescia il maschio viene preso in affitto - per un´ora, una notte, una settimana di vacanza - e trattato come un re. Hotel cinque stelle, regali, cene solo in ristoranti con le stelle e poi i contanti infilati quasi di nascosto nella tasca della giacca. « stato bello. Giovedì mio marito parte per la Romania. Ti richiamo». Mica facile, comunque, la vita dell´escort. Ci sono quelli che rovinano l´immagine («La storia della miliardaria tedesca Susanne Klatten, ricattata dall´amante, ci ha provocato un danno enorme»), ci sono «i gigolò da strapazzo, pronti ad andare con tutte, magari in cambio di una cena e di cinquanta euro». Ci sono le telefonate trabocchetto, «con lei che ti dà l´appuntamento e poi a letto ti ritrovi anche il marito, che non si accontenta di stare a guardare». «Ci vuole intuito a fare questo lavoro. Ci vuole psicologia». Flavio, trentaquattro anni, abita a Roma. «Il momento più importante è la prima telefonata. Le donne sono timide, chiedono se davvero sono un escort come se parlassero per conto di un´amica. E così si informano. Cosa fai, quanto costi, si sta solo in compagnia o si va anche a letto? Io parlo con calma, la telefonata dura dai venti muniti all´ora intera. Chiarisco tutto, innanzitutto i prezzi. Almeno trecento euro per cena e dopocena, più la trasferta. Se mi telefona l´impiegata, vanno bene i trecento. Se capisco che dall´altra parte c´è la manager, chiedo di più. Ma non bisogna essere ingordi. Il nostro lavoro ci permette di vivere benissimo ma è un lavoro precario. Ci vuole la «fidelizzazione», come nei supermercati. La cliente deve tornare da me, solo così ti fai un mercato abbastanza solido. Io sono bravo e gentile, e posso dire che nel 95 per cento dei casi non c´è soltanto una botta e via». Liceo classico, laurea in giurisprudenza. «Sono gentile - devo esserlo - anche con le sguaiate che ti chiedono subito misure e durata? Non le voglio nel mio carnet ma non posso maltrattarle altrimenti continuano a perseguitarti al telefono. Io esco solo con donne di classe. In fin dei conti, questo mestiere l´ho sempre fatto. Mi chiamavano nei salotti romani, le signore mi guardavano e poi con una scusa mi invitavano a casa o in albergo. Era bello, ma era gratis. E allora ho deciso di diventare professionista. Patti chiari vuol dire che non puoi partire da Roma per Milano e poi scoprire che la signora non si è presentata. E allora, prima di fissare l´incontro, dai anche il numero della tua carta ricaricabile e chiedi almeno il quaranta per cento di anticipo. Trecento-cinquecento euro per una serata, dai seicento ai mille per un fine settimana, tremila per una vacanzina di cinque o sei giorni. Questi i prezzi minimi, più le spese, ovviamente. In media ho due appuntamenti alla settimana: una serata singola e una doppia, sabato e domenica. Non mi posso certo lamentare del reddito. Ma se fossi gay, sarei ricco. Più di metà delle telefonate mi arrivano da chi vorrebbe incontri omosessuali, che io non accetto. Non voglio nemmeno incontri con coppie, perché detesto i mariti che dicono "io sto solo a guardare, sono un contemplativo" poi non stanno mai fermi. Incidenti? Quasi mai, dopo un´attenta selezione. Certo, mi è capitato di andare lontanissimo per incontrare una "bella e focosa signora" e mi sono trovato davanti una vecchierella. Ma non mi sono tirato indietro. In quel momento mi sono sentito come un attore che interpreta la parte assegnata. Pensi agli altri incontri, a quando sei a letto con donne ancora belle. Le mie clienti hanno dai ventuno ai cinquantacinque anni, le più numerose hanno un´età compresa fra i quaranta e i cinquanta. un bel divertimento e sei pure pagato. il massimo». Se l´ereditiera della Bmw, sotto ricatto, consegna milioni di euro al suo gigolò, la storia finisce su tutti i giornali del mondo. Ma non mancano cronache che restano nascoste perché non contengono reati ma solo follia. «Un industriale - racconta Max Maiellaro, direttore dell´agenzia di investigazioni milanese Agata Christie - ha scoperto che la moglie aveva una relazione guardando il conto corrente. Nel febbraio e marzo di quest´anno erano scomparsi 155mila euro. Abbiamo fatto le nostre indagini e abbiamo scoperto che la signora non andava a trovare le amiche ma il suo escort di vent´anni più giovane. I soldi? Li aveva spesi per comprargli abiti firmati, Rolex e anche una Bmw Cabrio. Oltre, naturalmente, i grandi alberghi e le cene a lume di candela. Abbiamo riferito al marito, lei ha protestato. " solo un amico". Noi non possiamo violare la privacy, non sappiamo cosa succeda in una camera da letto. Ma possiamo ritenere che se due persone, dopo la cena, vanno nella stessa camera dell´hotel a cinque stelle e ci restano fino all´una di notte, forse non lo fanno per giocare a briscola. Consegniamo i risultati delle indagini e basta. Spetta poi al marito decidere che fare». Vita impegnativa, quella dell´escort. Quasi da camionista. «In un anno - racconta Roy, «best italian boy», trentasette anni, perito agrario marchigiano - faccio centomila chilometri in macchina. Così riesco a organizzare tre o quattro incontri alla settimana. Io faccio anche l´accompagnatore vero e proprio, in pratica l´attore. Domani, ad esempio, vado a una mostra con una signora assessore che vuol fare bella figura con il sindaco. Le tariffe? Decido caso per caso. Anch´io sto al telefono a lungo, per capire chi ci sia dall´altra parte. Per la stessa serata, posso chiedere trecento o duemila euro, dipende dal portafoglio della donna, dall´età, dalla bellezza? Le ricche sono davvero una miniera. Alla fine di un appuntamento te ne chiedono un altro dopo due o tre giorni, al massimo dopo una settimana. Mi piace anche l´altra mia faccia, quella dell´attore. Ci sono ragazze che mi acquistano per fare ingelosire il fidanzato, donne che mi affittano per andare al matrimonio dell´ex fidanzato facendo vedere a tutti che si sono trovate un bel pezzo d´uomo? Certe volte, dopo l´accompagnamento, arriva anche il sesso. Io non dico mai no. Però un trecento euro li aggiungo sempre». La vita degli escort-gigolò a volte entra anche nelle questure. A Milano F. S., quarant´anni, è stato condannato per avere sottratto denaro alle signore sue «fidanzate». Sfilava dalle borsette bancomat e codici, comprava mobili antichi e anche fiori (per dodicimila euro) con i quali cercare nuove conquiste. «Non è facile - dice Federico Francese, della Ivi investigazioni con sedi in tutta Italia - scoprire questo nuovo tipo di relazione extraconiugale. Quando c´erano le "scappatelle", in un paio d´ore risolvevi tutto. Con questi escort, per capirci qualcosa, devi seguire una signora per una settimana. La vedi con un ragazzo, più giovane di una ventina d´anni. Ma lei sta molto attenta: passeggia, beve un Martini con lui ma non lo prende nemmeno per mano. Li trovi al ristorante, li segui per strada? E alla fine scopri che alla sera, uno dopo l´altro, entrano nello stesso albergo. A questo punto avvertiamo il marito che ci ha ingaggiato. C´è chi perdona, chi chiede la separazione. E c´è chi dopo avere perdonato, passato un anno torna da noi, perché "ha saputo" che la signora non è andata dalla zia malata a Reggio Emilia ma è stata vista in un albergo di Treviso». Raul, trentatré anni, lavora soprattutto in Friuli. «Bisogna stare molto attenti alle fregature. Solo così si sopravvive». Non basta il pagamento anticipato via carta ricaricabile. «Io le donne - spiega l´escort friulano - le voglio vedere in faccia. Per questo chiedo che mi mandino una foto via email o con un mms. Le donne le voglio giovani, massimo quarantacinque anni, e piacenti. Le richieste non mancano, posso scegliere». Patti chiari anche per le tariffe. «Per cena e dopocena, facciamo dalle otto di sera alle due della notte, sono seicento euro. Dalla sera al mattino, mille euro. Per fine settimana o vacanza, si tratta volta per volta. Le clienti? Ce ne sono di ogni tipo. C´è quella che vuole sesso e basta, due ore e via. C´è quella che si sente sola e cerca coccole. C´è chi mi paga per essere accompagnata a fare shopping. C´è la manager super impegnata che però ogni due settimane mi chiama e mi fa anche fretta. "Sono all´hotel? Sbrigati". E poi ci sono le ragazze normali, impiegate, commesse e anche operaie, che per una sera hanno deciso di fare follie. P. mi ha affittato per la festa del suo compleanno: voleva farsi vedere dalle amiche, per essere invidiata. G. invece ha voluto venire a letto con me per "ripagare" il fidanzato che l´aveva appena lasciata. Io sono pronto a tutte le situazioni. L´importante è che il mio cellulare non resti muto». Non manca la concorrenza e, come in tutto il commercio, bisogna investire in pubblicità. «Benvenuta nel mio universo? io sono colui che adorerà vederti sorridere? allontanerò i tuoi pensieri dipinti di nero? Voglio esaudire i tuoi desideri, i tuoi vizi?». «Sono gentile, discreto, simpatico, sensuale, dolce e trasgressivo». «Sono un escort esclusivo etero per donne di classe». «Specializzato in preliminari, amo ascoltare e fare le coccole, sono riservato e disposto a farti compagnia in qualsiasi tipo di occasione». Sogni e promesse da biglietti dei cioccolatini. «Per te che ami la perfezione, interpreterò l´uomo dei tuoi sogni». Meglio comunque essere precisi. «Sì cara, stasera sarò solo tuo. Dalle nove a mezzanotte, cinquecento euro». JENNER MELETTI PER LA REPUBBLICA DI DOMENICA 9 NOVEMBRE 2008