Massimo L. Alberizzi, 11/11/2008, 11 novembre 2008
GOMA (Congo) – Sono venuti dalla Somalia armati fino ai denti, hanno passato il confine con il Kenia, assalito il convento delle suore missionarie a pochi chilometri dalla frontiera e rapito due di esse, le italiane Maria Teresa Oliviero, 61 anni, e Caterina Giraudo, 67 anni, assieme a un gruppo di keniani
GOMA (Congo) – Sono venuti dalla Somalia armati fino ai denti, hanno passato il confine con il Kenia, assalito il convento delle suore missionarie a pochi chilometri dalla frontiera e rapito due di esse, le italiane Maria Teresa Oliviero, 61 anni, e Caterina Giraudo, 67 anni, assieme a un gruppo di keniani. Poi il commando ha lanciato un razzo e una granata contro il posto di polizia ed è scappato, rifugiandosi nell’inferno dell’ex colonia italiana, dove nessuno si azzarda ad entrare. Il rapimento è avvenuto nel Nord del Kenia a Elwak, una città divisa dal confine con la Somalia. A Elwak le religiose dell’ordine del Movimento contemplativo del missionario di padre Chermes Foucauld, che ha la sede centrale a Como, hanno una delle loro 4 missioni con cui operarono nell’ex colonia britannica. Testimoni hanno raccontato che gli assalitori erano almeno 60. Il nunzio apostolico di Nairobi, monsignor Alain Labeaupin, al telefono con il Corriere, ha confermato che non ci sono ancora contatti con i rapitori: « presto per capire chi sono, anche la dinamica non è ben chiara. Perché per rapire due suore sono stati utilizzati cosi tanti uomini armati? Vi è il dubbio che il vero obiettivo dei somali non fossero le suore, ma i keniani portati via con loro». Dalla prima ricostruzione appare però chiaro che il raid nella missione è stato ben organizzato e pianificato. Il rapimento è avvenuto subito dopo che l’esercito keniano aveva terminato un’operazione per rastrellare le armi detenute illegalmente nella regione. Il vescovo di Garissa, monsignore Paul Darmanin, conosce molto bene la zona. Vive lì dal 1994 e ha gia attivato le sue conoscenze per riuscire a risalire ai responsabili. Le suore del Movimento contemplativo sono in Kenya dal 1984 e si occupano di sanità: malnutrizioni e patologie generali. Al di là della lotta politica tra il governo federale di transizione e gruppi islamisti (moderati e non), la Somalia è diventata il santuario dei banditi di ogni genere. Sulla costa operano i pirati rimasti quasi sempre impuniti, che con la loro attività hanno guadagnato milioni su milioni di dollari. Il loro esempio è stato seguito da gang che non abitano vicino al mare ma sequestrano prede per il cui rilascio si possono chiedere ingenti riscatti. MASSIMO L. ALBERIZZI PER IL CORRIERE DELLA SERA DI MARTEDì’ 11 NOVEMBRE 2008