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 2008  novembre 11 Martedì calendario

di ROSARIO DIMITO ROMA - Per Cai non ci sono solo le grane dei piloti. L’offerta presentata per i beni, contratti, crediti e debiti di Alitalia, Az servizi, Alitalia Airport, Alitalia Express, Volare, va rivista

di ROSARIO DIMITO ROMA - Per Cai non ci sono solo le grane dei piloti. L’offerta presentata per i beni, contratti, crediti e debiti di Alitalia, Az servizi, Alitalia Airport, Alitalia Express, Volare, va rivista. Non tanto per il prezzo complessivo - 1 miliardo - quanto per le modalità di pagamento proposte: parte cash - circa 285 milioni in tre tranche - il resto mediante accollo di debiti. E anche di crediti. Il commissario di Alitalia Augusto Fantozzi vorrebbe più soldi in contante. Ieri pomeriggio nel corso di un colloquio a quatt’occhi, secondo quanto ricostruito da Il Messaggero presso fonti vicine al commissario, Fantozzi avrebbe mosso a Rocco Sabelli alcune obiezioni sull’offerta ricevuta venerdì 31 ottobre, al termine del consiglio della Compagnia aerea italiana (Cai) svoltosi a valle di una giornale cruciale per la spaccatura del fronte sindacale sul contratto di lavoro e i criteri di assunzione-esclusione: quattro sigle (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil trasporti e Ugl) hanno accettato la proposta; Anpac, Up, Anpav, Avia e Sdl si sono messi di traverso sostenendo che contraddice gli accordi di palazzo Chigi del 14 settembre. Fantozzi, che è assistito da Banca Leonardo indicata dal ministero dello Sviluppo economico, Rothschild nominata da lui assieme allo studio legale Chiomenti, avrebbe contestato soprattutto la forma di pagamento di circa 715 milioni circa, salvo rettifiche, mediante l’assunzione mista di crediti e debiti vantati con varie controparti dalla procedura straordinaria. Nelle ultime ore il commissario avrebbe messo al corrente dell’iter della procedura il ministero dello Sviluppo economico da cui dipende; il comitato di sorveglianza, cioè l’organismo rappresentativo dei creditori formato dagli avvocati Clarizia, Monorchio, Alberti e il giudice fallimentare. E’ possibile che col ministero e la magistratura abbia fatto riferimento al contenuto dell’offerta ”irrevocabile, unica e inscindibile” della cordata di investitori presieduta da Roberto Colaninno e valida fino al 30 novembre. Alcuni aspetti sostanziali dell’offerta sarebbe finiti nel mirino dei consulenti del commissario. Il faro sarebbe stato acceso sul perimetro, beni da acquistare e sulla parte dell’offerta Cai relativa all’assunzione di debiti, in particolare quelli relativi ai contratti di leasing sugli aerei. Infatti gli asset Alitalia sono valutati dalla nuova compagnia 900 milioni, di cui 275 da pagarsi cash, 625 tramite l’accollo liberatorio dei debiti derivanti dai contratti di finanziamento ipotecario degli aeromobili trasferiti in proprietà (64) ed eventuali interessi e oneri accessori maturati fino al closing e mediante pagamento o accollo liberatorio a seconda dei casi del saldo algebrico tra specifiche partite debitorie e creditorie (tenuto conto dei biglietti prepagati e dei relativi diritti di imbarco che risulteranno non utilizzati o non rimborsati al closing). Az servizi è stata valutata 57 milioni da pagarsi cash e mediante accollo di un differenziale di crediti-debiti. Per Alitalia Airport, Cai mette sul piatto 7 milioni, in parte in contante e in parte col mix debiti-crediti. Anche Alitalia Express (19 milioni) verrà pagata tra moneta sonante e assunzione di debiti e crediti. Infine Volare: costo 17 milioni di cui circa 2 milioni da versarsi in contante e 15 tramite accollo liberatorio del saldo algebrico tra specifiche partite debitorie e creditorie relative ai biglietti prepagati e diritti di imbarco. Al termine del colloquio col commissario, l’amministratore delegato di Cai avrebbe messo al corrente dei rilievi del venditore Intesa Sanpaolo, Colaninno e alcuni degli azionisti forti. Sabelli avrebbe promesso al commissario di fare il possibile per recepire le sue richieste anche se però la struttura dell’offerta è difficile da modificare. Cai varerà un aumento di capitale da 1,1 miliardi: questa somma servirà per pagare i beni Alitalia, acquistare AirOne (300 milioni) e disporre della liquidità per far volare gli aerei e pagare i dipendenti. Dalla tarda serata Sabelli e il suo team si sarebbero messi a valutare il da farsi, tenuto conto che l’offerta è stata decisa dal cda. Di tempo non ce n’è tanto e prima di guadagnare la pista di decollo (1° dicembre), Sabelli dovrà disinnescare lo scontro coi piloti, assumere i dipendenti, scegliere il partner, e provvedere a tutti gli adempimenti tecnico-organizzativi, come l’ottenimento delle licenze. Per quanto riguardo Bruxelles, invece, la luce verde sta per accendersi.