Industria esposta per mille miliardi di dollari, Morya Longo, Il Sole 24 Ore, 9 novembre 2008, 9 novembre 2008
Riassunto "Industria esposta per mille miliardi di dollari", Il Sole 24 Ore, 9 novembre 2008 - La Federal Reserve ha calcolato che l’83% delle banche americane ha ridotto o reso più onerosi i finanziamenti alle imprese
Riassunto "Industria esposta per mille miliardi di dollari", Il Sole 24 Ore, 9 novembre 2008 - La Federal Reserve ha calcolato che l’83% delle banche americane ha ridotto o reso più onerosi i finanziamenti alle imprese. La Banca d’Italia ha stimato che le condizioni di approvvigionamento sono peggiorate per il 43,4% delle aziende. Il Fondo monetario internazionale ha rilevato che l’accesso al credito è diventato impossibile per il 7,3% delle aziende americane e per una percentuale di poco inferiore di quelle europee. I gruppi industriali di tutto il mondo devono da una parte onorare debiti in scandenza, più di mille miliardi di dollari solo di finanziamenti bancari a livello mondiale secondo Thomson Reuters, e dall’altra cercare di sopravvivere in un mercato sempre più fermo. Gli istituti dicono che non ci sono freni sul credito ma le stime dimostrano che il credit crunch è molto più reale di quanto si pensi. In Europa i prestiti sindacati erogati dalle banche alle imprese sono scesi da 1,37 miliardi di dollari del 2007 a 724 milioni nel 2008. In America la frenata è stata da 1,8 miliardi a 837 milioni. Gli esperti sono convinti che molte imprese non sopravviveranno. L’agenzia di rating Standard & Poor’s pervede che negli Usa nel 2009 il tasso di default salirà del 7,6% e che 125 società finiranno in bancarotta. Per l’Italia il gruppo Sace stima che le insolvenze cresceranno del 10% rispetto al 2007. Tuttavia la situazione è meno nera di quanto possa apparire. Le società industriali hanno ancora liquidità e un po’ di credito cui attingere per far pronte agli impegi immediati. Il problema è capire fino a quando questi fondi basteranno.