Pierluigi Bonora, Il Giornale, 9 novembre 2008, 9 novembre 2008
Riassunto articolo "Auto, ecco le grandi malate d’Europa", di Pierluigi Bonora, Il Giornale, 9 novembre 2008 - Ferdinand Piëch, presidente del consiglio di sorveglianza della Volkswagen, al quotidiano tedesco Bild: "Il settore automobilistico dovrà prepararsi a una traversata nel deserto a causa della crisi finanziaria"
Riassunto articolo "Auto, ecco le grandi malate d’Europa", di Pierluigi Bonora, Il Giornale, 9 novembre 2008 - Ferdinand Piëch, presidente del consiglio di sorveglianza della Volkswagen, al quotidiano tedesco Bild: "Il settore automobilistico dovrà prepararsi a una traversata nel deserto a causa della crisi finanziaria". La difficile congiuntura economica nel settore delle quattro ruote potrebbe provocare cambiamenti nel numero degli attori (acquisizioni o addii) e nelle strategie (nuove scelte produttive e di mercato). Tutti soffrono, anche Toyota, fino a poco tempo fa invulnerabile, e General Motors, che a breve potrebbe dover affrontare la bancarotta. Molte case automobilistiche europee e americane stanno chiedendo aiuti finanziari ai loro governi. Negli Usa, dove Gm, Ford e Chrysler sono in difficoltà, Barack Obama si è mostrato favorevole a interventi finanziari per risollevare il settore ed evitare nuovi tagli nell’occupazione. Nel Vecchio Continente, alle aperture della Commissione Europea non è seguito alcun fatto concreto. Tagli ed esuberi riguardano tutti i Paesi in cui sono presenti gruppi automobilistici: Volvo, controllata da Ford, dopo aver eliminato 6mila posti di lavoro, ha chiesto al governo svedese un sostegno finanziario prima della prossima estate, Renault ha annunciato 5mila esuberi e la cassa integrazione, Peugeot Citroën ha lanciato l’allarme profitti. In Germania a ottobre hanno denunciato cali di vendite Bmw, al secondo allarme sugli utili dell’anno, e Daimler, che ha disposto la chiusura per un mese dello stabilimento di Sindelfingen e ha annunciato utili trimestrali sotto le attese. Unica ad aver annunciato di aspettarsi un miglioramento degli utili è Volkswagen che, a differenza della maggior parte degli altri costruttori, non ha rivisto al ribasso le stime per l’intero esercizio. Per la Fiat l’amministratore delegato Sergio Marchionne ha confermato che il 2009 sarà il banco di prova della solidità del gruppo torinese.