Simona Pari Da Goma, L’Espresso, 13/11/2008, 13 novembre 2008
Congo. Negli ultimi 10 anni, 5,4 milioni di persone sono morte a causa della guerra in Congo, il più grande numero di vittime di guerra della storia, dopo la Seconda Guerra Mondiale
Congo. Negli ultimi 10 anni, 5,4 milioni di persone sono morte a causa della guerra in Congo, il più grande numero di vittime di guerra della storia, dopo la Seconda Guerra Mondiale. Gli sfollati sono più di un milione. La prima guerra è iniziata in Congo nel 1996, con l’entrata delle truppe ruandesi a sostegno della coalizione armata di Laurent-Desire Kabila, che combatteva contro il presidente Mobutu Sese Seko. La coalizione sostenuta anche dall’Uganda prese Kinshasa, la capitale, nel 1997, mentre Mobutu lasciava il paese. Lo stesso anno, Kabila divenne presidente della Repubblica Democratica del Congo. La guerra riprese nel 1998, quando Kabila ordinò a tutte le truppe dei paesi stranieri che lo sostenevano di andarsene. Angola, Namibia e Zimbabwe, a questo punto, appoggiavano Kabila contro gli alleati precedenti. Il conflitto di dimensioni regionali ha causato centinaia di migliaia di morti. Nel 1999 il cessate il fuoco sancito a Lusaka non fermò il conflitto. Nel 2001 Laurent Kabila venne assassinato e gli succedette il figlio Joseph. Iniziarono dei negoziati che terminarono nel 2003 con un accordo di pace che includeva gruppi armati congolesi e rappresentanti del governo. Le truppe straniere in Congo si ritirarono alla fine del 2003 e venne formato un governo di transizione. Nonostante gli accordi di pace i massacri e le violenze continuarono. Nel 2006, arrivano le elezioni in Congo, un barlume di speranza. Ma ci sono ancora decine di gruppi armati congolesi e stranieri. Tra loro anche le milizie di origine ruandese Fdlr, piene di uomini che hanno partecipato al genocidio nel Ruanda.