Stefano Semeraro, La Stampa 10/11/2008, 10 novembre 2008
L’azionariato popolare delle grandi polisportive spagnole come il Barcellona? Visto. I tifosi che si uniscono e cercano di comprare una società? Accaduto
L’azionariato popolare delle grandi polisportive spagnole come il Barcellona? Visto. I tifosi che si uniscono e cercano di comprare una società? Accaduto. Nessuno sino ad oggi è tuttavia mai riuscito a studiare un metodo che faccia diventare i tifosi presidenti, direttori sportivi, allenatori con una semplice azione. Da Modena arriva un’idea innovativa che trasforma la virtualità del fantacalcio in qualcosa di tangibile: aprire un conto corrente per comprare un giocatore, ancora ignoto, per cercare di restare in serie B. Oggi Gianni Gibellini, neodirettore generale modenese già noto alle cronache perché primo sponsor di una società professionista con l’azienda di pompe funebri di cui è titolare, darà seguito all’ultima operazione per dare ancora linfa, denaro, alla sua squadra del cuore. Le sta davvero provando tutte per evitare ai canarini la retrocessione in C1. Conosciuto nel mondo per aver organizzato le esequie di Luciano Pavarotti, Gibellini sembra destinato a far parlare molto di sé anche il mondo del calcio. Qualche anno fa, quando era proprietario del Montale società dilettantistica del modenese, aveva contattato Caliendo per portare Raul «Lalo» Maradona a vestire i colori della squadra dilettantistica modenese. Un Maradona al Montale era il suo progetto. Ora, cerca di trascinare una città ad un gesto concreto: acquistare in proprio un giocatore. Obiettivo: salvarsi. Complice una situazione societaria deficitaria, Gibellini sta incassando consensi prima dei bonifici. Il proprietario del Modena calcio Romano Amadei, titolare dell’Immergas, azienda leader nell’ambito delle caldaie, ha annunciato il proprio disimpegno totale dal 30 giugno del 2009. Ergo: i soldi ci sono solo per arrivare alla fine del campionato ma senza più nessuna spesa aggiuntiva. La squadra si sta impegnando a fondo ma è lampante la mancanza di livello per raggiungere una permanenza in serie B. Ed allora prende vita l’idea del vulcanico Gibellini. Berlusconi ci aveva provato quando, ad inizio estate, provò a sondare gli umori del popolo rossonero con la «tassa» Ronaldinho. Risposta negativa. Tanto che all’acquisto del brasiliano ha dovuto provvedere il presidente in prima persona. A Spezia ci sono riusciti a salvare una società con una sottoscrizione popolare, mentre in Brasile, quelli del Flamengo, vorrebbero vedere per sempre vestito del rossonero brasiliano, Ronaldo. Per loro resta il Fenomeno, ci credono tanto da investirci anche dei soldi. A Modena allora ecco che ci provano a mettere chi 100, chi 200, chi 500 euro in un conto corrente assolutamente separato dalla gestione del Modena calcio. lo stesso Gibellini a spiegarlo: «Sto studiando gli ultimi dettagli per questa che non voglio chiamare beneficenza o sottoscrizione popolare. Non ci siamo messi con il cappello a raccogliere offerte. No, sto solo trasferendo in qualcosa di concreto i messaggi che ogni giorno ricevo. Tutti mi chiedono come possono aiutare il Modena concretamente ed allora ho studiato questa iniziativa. Ne ho già parlato anche con i giocatori. Non vogliamo retrocedere e questa operazione sarà condotta nella trasparenza assoluta. Non abbiamo niente da nascondere. I soldi serviranno per l’acquisto di uno o, spero, più giocatori. Chiedo l’aiuto ed una cifra da 100 euro in su a tutti. Politici, imprenditori, tifosi, che ora hanno l’opportunità di fare qualcosa di concreto e unico per essere protagonisti anche loro di questa impresa, che ora sembra difficilissima, della salvezza». Un conto corrente «compriamo un giocatore» per regalarsi un rinforzo importante. Il garante è lo sponsor-direttore generale Gibellini che sta imperversando in queste ore sulle televisioni locali modenesi con a fianco i giocatori del Modena. La cosa ha già preso piede all’ombra della Ghirlandina, lo sponsor direttore generale ha già ricevuto un assegno intestato a lui che chiederà di rifare non appena avrà i dati certi del conto corrente. Da oggi si saprà in quale banca e con quale numeri di conto si potranno effettuare i versamenti. Una ricevuta sancirà la sottoscrizione per l’arrivo di uno o più giocatori. In città l’idea, tra qualche naturale scetticismo e imbarazzo per una questione che si presta anche ai moralismi di facciata, pare avere effetto perché in fondo è un modo concreto, anche più dei pur fondamentali cori e applausi, per sentirsi tifosi del Modena ed in questo caso concreti salvatori della propria squadra di calcio. Un fantacalcio privato dove non si compra un giocatore per avere un maggior punteggio ma per salvare la propria squadra del cuore. Del resto il Modena sta vedendo avvicinarsi una fine ingloriosa. Amadei che arriva al punto di lasciare la società anche senza acquirenti a giugno, dopo una cessione annunciata e poi saltata con una finanziaria inglese Finance & Mortgages Limited, Tacopina style, rappresentata dall’agente Fifa Salvatore Trunfio. Poi, storia di qualche giorno fa, ecco che ha provato a tessere una trattativa l’ex giocatore Piacentini ed alcuni imprenditori modenesi. Con un nulla di fatto per ora. Anche perché la proposta era sostanzialmente di accollarsi una parte di società e soprattutto di gestirla lasciando comunque a Romano Amadei la maggioranza. Spunta quindi la passione, i soldi sottoforma di sponsorizzazione e pure di qualche premio legato a vittorie in serie sin qui non arrivate, di Gibellini. Uno che nella vita si occupa di garantire viaggi, il più sereno possibili, senza ritorno a chi la salvezza dovrà giocarsela su campi per ora sconosciuti. Gibellini da oggi apre un conto corrente chiedendo ai tifosi modenesi di regalarsi un giocatore da fantacalcio di serie B. La cifra raccolta farà la differenza sulla qualità di un giocatore che verrà tesserato sino al 30 giugno 2009. Questo perché è per quella data che si interromperà la sottoscrizione e perché per allora si spera ci sia un nuovo acquirente. Oggi, tempi tecnici permettendo, le coordinate bancarie. Da domani tutti possono diventare direttori sportivi di una società di serie B. Non sarà Ronaldinho ma sicuramente sarà un calciatore che farà a suo modo la storia. Il primo con un datore di lavoro che non sarà un normale presidente ma un cospicuo numero di tifosi. E questa volta senza demagogia alcuna, ma con regolare ricevuta del bonifico. Stampa Articolo