Lucia Annunziata, La Stampa 10/11/2008, 10 novembre 2008
Ne muoiono più di suicidio che di Aids Nell’indifferenza generale, assistiamo nella nostra regione veneta, ma anche in tutta l’Italia, a un numero altissimo di suicidi, senza che si faccia nulla per scongiurare questo increscioso problema che attanaglia una società che va sempre più in fretta, e non ha tempo per riflettere e affrontare la vita in maniera più serena
Ne muoiono più di suicidio che di Aids Nell’indifferenza generale, assistiamo nella nostra regione veneta, ma anche in tutta l’Italia, a un numero altissimo di suicidi, senza che si faccia nulla per scongiurare questo increscioso problema che attanaglia una società che va sempre più in fretta, e non ha tempo per riflettere e affrontare la vita in maniera più serena. Molte vite si potrebbero salvare se ci fossero le strutture sanitarie appropriate, psicologi e psichiatri in maggior numero negli ospedali a disposizione di chi ha bisogno, assistenti sociali nei Comuni più comprensive e professionali, assessori alla sanità e al sociale attenti. I politici non si voltino da un’altra parte, perché tanto i suicidi ci saranno sempre. auspicabile un volontariato competitivo, e non quello di moda e peloso per mettersi la coscienza a posto. Secondo voi è giusto che un ragazzo si uccida per una storia giovanile d’amore, un imprenditore per problemi di soldi, e qualche altra persona decida di farla finita perché non c’è nessuno che gli presti attenzione? Molte volte aiutiamo molte persone, ma non ci accorgiamo del vicino o di chi ci sta accanto, che sta precipitando nell’abisso, forse perché nel passato non ci era simpatico. Io credo poco anche a quella storia che i suicidi, prima di compiere l’estremo gesto, non diano segnali evidenti e significativi. Credo che, se con la buona volontà salviamo anche un solo aspirante suicida, sia una grande vittoria. GIUSEPPE CAROSELLA Un suicidio ogni 40 secondi, un totale di un milione di morti l’anno. Lei ha ragione a segnalare questa emergenza: muoiono nel mondo di suicidio ogni anno più di quanti ne muoiano di Aids. Questi dati sono stati resi noti a settembre, nella Giornata per la prevenzione del suicidio, organizzata dalla Association for Suicide Prevention, in collaborazione con l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità). L’Oms valuta inoltre che dal 1950 al 1995 la percentuale di suicidi è cresciuta globalmente del 60% e che, se non si interviene con politiche adeguate, nel 2020 i morti per suicidio nel mondo potrebbero essere 1,53 milioni. Non sono tuttavia i giovani, come si pensa, a ricorrere di più alla soluzione finale per se stessi, ma gli adulti, che si tolgono la vita in misura 3 volte maggiore, mentre le donne tentano il suicidio più degli uomini. In Italia ci sono 4000 suicidi l’anno, con prevalenza nel Nord-Est, come lei segnala, gentile lettore. La regione che, secondo gli ultimi dati disponibili, appare avere il più alto tasso è il Friuli Venezia-Giulia, con il 9,8%, mentre quella con il tasso più basso è la Campania con il 2,6. Sulle ragioni di questa differenza territoriale della disperazione non sono in grado di dire nulla di serio. Stampa Articolo