Corriere della Sera 7/11/2008, 7 novembre 2008
La crisi economica affonda pure l’arte: Christie’s, che ha messo all’asta alcune opere di impressionisti, è riuscita infatti a piazzarne solo il 56%
La crisi economica affonda pure l’arte: Christie’s, che ha messo all’asta alcune opere di impressionisti, è riuscita infatti a piazzarne solo il 56%. Non solo: l’11% degli 85 lotti proposti è stato venduto a un prezzo inferiore alle attese. Qualche esempio: la scultura di Giacometti "Tre uomini in cammino" è stata ceduta per 11,5 milioni di dollari rispetto al minimo di 14 milioni previsto. Un "pont d’Argenteuil et la Seine" di Gustave Caillebotte, stimato tra gli 8 e i 12 milioni di dollari, è stato venduto per poco più del minimo: 8,4 milioni. Commento di Christopher Burge, presidente onorario di Christie’s: «Ci troviamo in un periodo finanziariamente difficile a livello mondiale». *** Una decina di giorni fa, la casa d’aste Sotheby’s ha ritirato improvvisamente da una prestigiosa vendita all’incanto l’opera principale, un "Arlecchino" di Picasso del 1909, valutato oltre 30 milioni di dollari (quasi 24 milioni di euro). Per molti, una decisione legata alla crisi economica e finanziaria.