(Gian Maria Aliberti Gerbotto Gente 4/11/2008), 4 novembre 2008
Un ricordo di Pamela Prati: «Ero a Portofino per lavoro, quando è arrivato lui con il suo panfilo gigantesco
Un ricordo di Pamela Prati: «Ero a Portofino per lavoro, quando è arrivato lui con il suo panfilo gigantesco. Ha attraccato in porto, è sceso nella piazzetta, si è messo in ginocchio davanti a tutti e, sporgendomi un anello di fidanzamento con tanto di diamante strepitoso, mi ha detto: ”Se vuoi, da oggi, io e tutto quello che ho, siamo tuoi!” Insomma mi ha chiesto di sposarlo. Io però ero afflitta da una profonda crisi esistenziale e stupidamente ho rifiutato. Erano ormai sei anni che stavamo insieme, ma da quella sera non ci siamo mai più visti. Forse lui, molto più grande di me, l’ha inteso come un rifiuto per la sua età. Oggi, guardandomi indietro sono profondamente pentita di quell’occasione persa. Lui è stato l’unico uomo che mi abbia mai amata: amando la donna che c’è in me, non il mio personaggio. Oggi con quest’intervista glielo mando a dire per fare chiarezza una volta per tutte… Anche se sono passati più di quindici anni ed è ormai felicemente sposato, ne sarà sicuramente contento.