VArie, 7 novembre 2008
Gabriele Aimar, 29 anni. Originario della provincia di Cuneo, «per bene, solare, socievole, innamorato della divisa da guardia giurata», conducente di furgoni portavalori per la Mondialpol, giorni fa, tornando da una serata al pub con un amico ingegnere, fu fermato dalla polizia stradale e non passò l’esame dell’etilometro
Gabriele Aimar, 29 anni. Originario della provincia di Cuneo, «per bene, solare, socievole, innamorato della divisa da guardia giurata», conducente di furgoni portavalori per la Mondialpol, giorni fa, tornando da una serata al pub con un amico ingegnere, fu fermato dalla polizia stradale e non passò l’esame dell’etilometro. In lacrime pregò gli agenti di non ritirargli la patente («ho bevuto solo birra, così mi rovinate, faccio l’autista, perderò il mio lavoro»), quelli però non sentirono ragioni e allora lui, disperato, chiamò i genitori per farsi portare a casa. Durante il tragitto di cinque chilometri si sfogò con il padre («Perderò il posto, e anche se trovo un altro lavoro come farò a muovermi dal paese?») e appena rincasato salì al piano di sopra e si sparò nella tempia con la pistola di guardia giurata. Nottata di sabato 1 novembre in una casa nel paesino di Cartignano in alta Val Maira, provincia di Cuneo.