Tgcom 7/11/2008, 7 novembre 2008
Di moda nel mondo i ristoranti strani. Ad esempio a Singapore ha successo The White Rabbit, realizzato in un’antica cappella da tempo sconsacrata, mentre in India il Lucky Hotel, che si trova in un vecchio cimitero musulmano, offre piatti vegetariani a 300 clienti al giorno seduti su tavoli di legno disposti tra ventidue tombe di santi e poeti sufi
Di moda nel mondo i ristoranti strani. Ad esempio a Singapore ha successo The White Rabbit, realizzato in un’antica cappella da tempo sconsacrata, mentre in India il Lucky Hotel, che si trova in un vecchio cimitero musulmano, offre piatti vegetariani a 300 clienti al giorno seduti su tavoli di legno disposti tra ventidue tombe di santi e poeti sufi. A Taipei c’è il ristorante toilette, dove tutto è a forma di Wc, dalle sedie fino ai piatti e alle pietanze. Allo Zuao di Tokyo, in Giappone, i clienti, armati di canna da pesca, devono procurarsi il pesce da soli e poi possono farselo cucinare dallo chef o arrostirselo su un barbecue. A Mosca, Parigi e Londra, vanno forte i ristoranti al buio della catena ”Dans le noir” che promettono di «riattivare il senso del gusto e dell’odorato annullando quello della vista». Infine vicino Roma, in provincia di Rieti, c’è il ”Solo per due”, il più piccolo ristorante del mondo, dotato di un solo tavolo e due poltrone: appena ci si siede, le luci si abbassano, parte una romantica musica di sottofondo, e per chiamare il cameriere, solo quando è necessario, c’è un campanellino d’argento.