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 2008  novembre 07 Venerdì calendario

la Repubblica, venerdì 7 novembre Il gruppo Azimut, insieme ad un´altra manciata di sgr, è una società indipendente

la Repubblica, venerdì 7 novembre Il gruppo Azimut, insieme ad un´altra manciata di sgr, è una società indipendente. Caparbiamente difesa dal suo fondatore-gestore Pietro Giuliani, noto nel settore per aver spesso preso posizioni controcorrente. E anche stavolta non si tira indietro. Ingegner Giuliani, andiamo dritti al sodo: di chi è la colpa di questa emorragia in apparenza inarrestabile e che da qualche mese sta toccando anche voi? «Noi abbiamo perso lo zero virgola del patrimonio, contro il 21% del sistema, però certo non è un momento positivo. Ma il settore va così male perché è assolutamente coerente a se stesso. Da quando è cominciata la crisi non è cambiato assolutamente nulla: non è cambiato niente nell´offerta, non è cambiato niente nella distribuzione e non è cambiato sostanzialmente niente nelle persone che sono ai vertici. In queste condizioni, come si può pensare che il settore evolva?». Scusi, sta dicendo che è colpa delle società del risparmio gestito se la gente scappa dai fondi? «Cerchiamo di fare chiarezza su un punto: le sgr sono per il 90% di proprietà del sistema bancario (e di qualche assicurazione) e il sistema bancario sta usando il settore del risparmio gestito come un Bancomat. E´ evidente che rispetto a gente che sta cercando di salvarsi, anche attingendo a tutti i portafogli disponibili, i problemi del risparmio gestito sono in secondo piano». Quindi non è proprio colpa delle sgr se le cose vanno tanto male. «Io penso che non si possa andare dal regolatore a piangere perché il canale bancario non vende i propri prodotti: le sgr devono farsi una propria rete, distribuire i prodotti in maniera autonoma affrancandosi dalla banca. Così non si è più il Bancomat di nessuno e si potrà contare su qualcuno che faccia i propri interessi e non quelli di qualcun altro». E i consiglieri indipendenti non contano niente? «Servono a poco: se la proprietà è al 100% di una banca e la distribuzione pure, il povero consigliere indipendente può far poco. La verità è che le sgr non hanno il coraggio di cambiare e non si può chiedere al regulator di fare quello che non hanno il coraggio di fare in proprio». Sta dipingendo un quadro sconfortante: ma alla fine il sistema-fondi ne uscirà vivo? «Sì, sono sicuro di questo. Il sistema ne uscirà vivo, anzi molto rafforzato e solo dopo una grandissima e altrettanto dura selezione. La domanda è soprattutto un´altra: quanti sopravviveranno? Quello che in questo momento non sappiamo è la dimensione del sistema-fondi quando la crisi sarà finita». I fondi comuni diventeranno un prodotto di nicchia? «No, ma credo che il 70% di quello che esisteva a inizio anno sia destinato a scomparire». Un´ultima cosa: perché i fondi obbligazionari hanno perso così tanto? «E´ l´effetto-Bancomat. Gli obbligazionari negli ultimi sei-sette anni non hanno reso niente, ma ovviamente non stanno subendo le perdite dei prodotti azionari degli ultimi tempi: è lì che le banche premono di più per travasare risorse, in proprie obbligazioni e prodotti analoghi». Vittoria Puledda