Lucia Tozzi (riassunta da Roberta Camesasca), Novella 2000 7/11/2008, 7 novembre 2008
IL SUCCO DI UN ARTICOLO DI LUCIA TOZZI APPARSO SUL NUMERO DI NOVELLA 2000 IN EDICOLA ADESSO
«Non vorrai mica tenerti quell’assurdo look anni Ottanta». Fonte di tanto disprezzo non è la capigliatura cristallizzata dalla lacca, ma il naturale aspetto del pelo pubico, lasciato liberamente prosperare o appena ridimensionato per la sgambatura del costume. E’ il trucchetto che si va diffondendo tra le estetiste per convincere le clienti a sottoporsi alla nuova forma di tortura depilatoria, la ceretta brasiliana: quella che lascia solo una sottilissima striscia, un segno grafico stagliato su una glabrità perfetta. Certo, se ne parla da anni, e il Brazilian Wax vanta testimonial come Naomi Campbell, Gwyneth Paltrow, Jennifer Aniston, Madonna e praticamente tutte le top model. Insomma, lo ”stato brado” sembra davvero out. Solo di recente, però, l’argomento si è fatto caldo anche sul web. Forse perché farsi la ceretta ”lì” non è una passeggiata: video con ragazze in preda a urla o risate isteriche durante gli strappi impazzano su Youtube, mentre blog e siti come Girlpower o Forumalfemminile si popolano di tormentoni, consigli e racconti sul Brazilian Wax. Unite a indicazioni su come sagomare i ”ricci” in forme più estrose: «Bikinelle» il più gettonato, oppure cuore, triangolino, lampo, «Tiffany box», alias cofanetto di gioielli. Si azzardano i canoni: secondo Trendyway, per esempio, «The moby», la balena, equivale a nessun pelo; «The Beckham» prevede solo il ciuffetto nel centro, mentre Dm le definisce rispettivamente «Hollywood Style» e «Striscia di Gaza». Le polemiche infuriano se si entra nel dibattito tra contrarie e favorevoli: le prime lanciano accuse morali alle seconde, definendole schiave di una moda stupida da «venticinquenni palestrate». Le adepte, invece, rivendicano la brasiliana anche in nome dell’igiene personale. Scatenando repliche: «Mi lavo tutti i giorni e rifiuto di farmi dare della sozzona solo perché voglio vedermi come una donna adulta e non come una bambina». A centinaia, poi, dichiarano di farlo perché: «E’ una fissa del mio ragazzo» (Rania). O perché: «Quando mi sfilo le mutande voglio sentirmi nuda» (Digison). Qualche maschio interviene nel dibattito: «Nel sesso orale non amo grattugiarmi la lingua», annota Maximdelta. La risposta di Marshmellow: «Uomini, volete provare una belle ceretta a caldo nelle parti basse?».
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Ana Laura Ribas.
«Una volta un’amica mi vide nuda negli spogliatoi della palestra», racconta Ana Laura Ribas, «strabuzzò gli occhi e mi chiese ”Quella roba lì che cos’è?». Era la depilazione alla brasiliana sul pube. Niente di strano per la showgirl nativa di Paranà: «In Brasile stiamo in spiaggia otto mesi l’anno, da noi è normale. Si evita il rischio di cespuglietti che escono dal bikini e poi io la trovo pratica e igienica. Ma niente saette o disegnini strani. E’ già doloroso fare quella normale». Ma nei momenti di intimità ha successo lo stile ”alla brasiliana”? «Ci sono varie scuole di pensiero, ma di solito piace». (elaborazione di Roberta Camesasca)