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 2008  novembre 07 Venerdì calendario

GLAUCO MAGGI PER LA STAMPA 7 NOVEMBRE 2008

«Berlusconi did it again», Berlusconi lo ha rifatto. Così commenta il «New York Times» l’uscita del premier italiano sull’«abbronzatura» del presidente eletto degli Stati Uniti riflettendo la sorpresa dei media americani per la «frase scorretta», come la definisce Fox tv, a neanche due giorni dalla chiusura dei seggi. Sebbene non vi siano commenti ufficiali nè dell’amministrazione Bush nè del team di Obama, le frasi di Berlusconi hanno conquistato l’attenzione degli americani nel giro di poche ore: se il premier italiano voleva farsi notare da Barack Obama, che ha ricevuto mille messaggi da tutti i suoi colleghi leader internazionali, c’è riuscito alla sua maniera.
La battuta sul neo presidente «bello, giovane ed anche abbronzato», sparata da Mosca parlando con il presidente russo Dimitry Medvedev, è stata all’inizio rilanciata dalla Associaeted Press e dalla Reuters, facendo rapidamente il giro del mondo. Quando Obama sarà preso sottobraccio da Berlusconi al prossimo summit del G8, o magari già all’imminente superconvegno di Washington sulla crisi economica, saprà chi avrà vicino. Praticamente, un Joe Biden formato Italia, sempre a cavallo tra le battute più o meno felici, sempre nelle news a colpi di humor capito o non capito. Biden, vice di Barack, è famoso negli Usa per le sue gaffe. Per questo, commentando Berlusconi, sul sito rightvoices.com un navigatore a firma Pam On ha scritto con sollievo: «Mi vien da dire che sono contento che non sia stato Biden a dire una cosa simile».
Blog a parte, fin dal primo lancio dell’agenzia Ap, i siti di news, le tv e le edizioni online dei quotidiani hanno dato risalto alla frase incriminata. L’agenzia Bloomberg, presente alla conferenza stampa moscovita, dedica un articolo all’ «incidente»: «Il presidente italiano ha oggi tessuto le lodi di Barack Obama, dicendo che il presidente americano è giovane, bello e anche abbronzato».
Per il Drudge Report, un sito di gossip politico molto seguito, il caso merita l’evidenza della foto centrale della home page, che ritrae il premier italiano sorridente con il titolo di rimando all’articolo di agenzia che dice: «Berlusconi acclama l’’abbronzato” Obama».
Il sito New York Times dedica alla vicenda un articolo sul proprio sito, a firma del corrispondente da Roma Rachel Donadio, che inizia con un sarcastico «Silvio Berlusconi l’ha rifatto». Il titolo è «Berlusconi sotto il fuoco per la barzelletta su Obama». Sul sito online del Times di Londra si legge che «Silvio Berlusconi, il primo ministro italiano portato alle gaffe, si è trovato oggi accusato di razzismo dopo aver definito Obama ”abbronzato”».
Anche la Fox tv nel sito Internet ironizza sull’inquilino di Palazzo Chigi definendolo «noto per le sue affermazioni scorrette». La edizione online della tv americana della Disney, Abc News, l’ha subito raccolta e così ha fatto il sito dell’International Herald Tribune, dove la notizia è balzata in cima alla classifica di quelle più inviate per mail dai lettori. La battuta del premier trova spazio anche sulle edizioni online dei britannici Telegraph e Guardian, fino all’australiano Melbourne Herald Sun. La notizia è stata pubblicata anche nella sezione News dei maggiori motori di ricerca, tra cui Yahoo, mentre il sito della Cnn ha messo on line il video incriminato. Le agenzie internazionali riportano anche le precisazioni successive di Berlusconi e la sua risposta a chi lo accusa di razzismo. La frase era «un grande complimento» e «perchè la prendono come qualcosa di negativo? Se hanno il vizio di non aver il senso dell’umorismo, peggio per loro», scrive l’Associated Press. Il sito Breitbart.com mette in linea anche il video con il filmato della conferenza stampa moscovita sotto il titolo in due lingue: «Giovane, Bello e anche Abbronzato». «Italian PM Hails ”Suntanned” Obama» (il premier italiano saluta Obama abbronzato dal sole

DA MOSCA, DOVE SI TROVA BERLUSCONI, AUGUSTO MINZOLINI PER LA STAMPA DEL 7 NOVEMBRE 2008
In fondo la frase incriminata, quella che ha suscitato scandalo in Italia, che ha fatto il giro dei siti di tutto il mondo e che le agenzie anglosassoni si sono limitate a definire un complimento «unusual», nella mente di Silvio Berlusconi era sicuramente un giudizio positivo sul nuovo presidente Usa. «Cercherò di mettere in campo tutta la mia esperienza e la mia capacità - è stata la lettera di intenti che il Cavaliere ha pronunciato al Cremlino davanti al presidente russo, Dmitri Medvedev - affinché i rapporti tra gli Usa e la Russia possano svilupparsi al meglio. Il fatto che i leader di questi due Paesi siano della nuova generazione è sicuramente un buon punto di partenza. E poi - ha aggiunto marcando il tono scherzoso - Obama è giovane, bello e anche abbronzato e quindi penso che si possa sviluppare una buona collaborazione».
Quell’aggettivo «abbronzato» sarà stato una «gaffe» perché, come sostengono alcuni, offende l’America nera, o un complimento spericolato, o, ancora, una «battuta simpatica». Di sicuro ha incuriosito la stampa mondiale ma, soprattutto, ha fatto scoppiare un mare di polemiche in Italia e provocato il solito duello rusticano tra Walter Veltroni e il Cavaliere. A Roma il leader del Pd ha parlato di «danno all’immagine del Paese», «di offesa alla dignità nazionale», di «vulnus» nei rapporti tra noi e gli Usa. A Mosca il premier gli ha risposto con gli stessi toni: «Come si fa ad interpretare quella che è una carineria come un giudizio negativo? Ma che vadano a... Se hanno anche il torto di non avere il ”sense of humour” peggio per loro... E’ una carineria assoluta. Ma come fa qualcuno a dire il contrario? Se scendono in campo gli imbecilli siamo fregati. Dio ci salvi dagli imbecilli». Espressioni colorate che ha rincarato in serata: «Questa volta mi sono proprio rotto e dico quello che penso. Certi discorsi danno l’impressione che qualcuno voglia prendersi la laurea del coglione. Se vuole farlo si accomodi. La verità è che abbiamo un’opposizione che pensa di essere sempre in campagna elettorale. Io avevo buoni rapporti con Bush e, si mettano l’anima in pace, li avrò anche con Obama».
Appunto, il Cavaliere si è infuriato non poco per la reazione suscitata in Italia. L’ha considerata la solita polemica strumentale costruita apposta per metterlo in difficoltà sulla scena internazionale. «Ma se sono stato il primo a dire - si è sfogato con i suoi - che Obama è stato accolto come un Messia! La verità è che Veltroni sta facendo di tutto per metterlo contro di me. Invano. Ma come si fa a dire che sulla mia bocca l’aggettivo abbronzato può essere considerato un’offesa quando io tutti i giorni faccio di tutto, proprio di tutto, per apparire in pubblico abbronzato. Solo un impostore può tentare di farmi passare per un razzista».
Comunque, per essere sicuro di non aver provocato una tempesta oltreoceano visto che tra una settimana incontrerà il neo-presidente Usa a Washington nell’ambito del G20, ieri il premier ha messo subito in moto l’ambasciatore Gianni Castellaneta ricevendone un rapporto confortante in serata. «Ho parlato con molti esponenti dello staff di Obama - ha spiegato il diplomatico - e tutti hanno capito lo spirito di quel giudizio che nel nostro Paese è considerato un complimento, un modo per dire che si è in forma. Gli uomini di Obama, che è un comunicatore, hanno soprattutto apprezzato parole come giovane e bello. Del resto la prima cosa che il neo-presidente ha fatto appena eletto è stata quella di andare in palestra a giocare a basket».