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 2008  novembre 06 Giovedì calendario

NELLA CORSA AI FINANZIAMENTI BARACK HA STRACCIATO JOHN


La corsa ai finanziamenti ha avuto un grande vincitore, Obama: i dati disaggregati di fine agosto, registrano una raccolta di 640 milioni di dollari per lui contro i 360 milioni dell’avversario (fonte: opensecrets.org). Partito con l’intenzione di aderire al finanziamento pubblico che offre 84 milioni di dollari per l’ultima fase dopo la nomination, in cambio della rinuncia ai donatori privati, il Democratico ha optato per la raccolta solo privata, che lo aveva reso già molto ricco durante le primarie. McCain, che del finanziamento pubblico era stato un paladino in Senato essendo tra i firmatari bipartisan della legge, ha invece tenuto fede ai suoi principi rinunciando a fare campagna personale.
Per categorie di sostenitori, i pensionati sono primi in entrambe le campagne, con gli obamiani che hanno battuto i mccainiani per 40 milioni a 32. Tradizionalmente filo-democratici, gli avvocati pro Obama questa volta si sono superati, strabattendo per 36 milioni a 9 i colleghi filo repubblicani.
Barack e Michelle, che si sono conosciuti in uno studio legale, saranno sicuri protettori dei contenziosi: la legge è un ricco business negli Usa, dove i processi producono più utili ai loro protagonisti in toga che alle altre industrie, compresa quella petrolifera. Che compare al 12° posto nella lista dei finanziatori pro McCain, con 2,1 milioni, mentre non è nelle prime venti di Obama.
Terzi pro Obama sono i finanziatori del comparto dell’educazione, con 19 milioni, mentre terze per McCain, che scivolò in un dibattito quando non ricordò di possedere sette case, sono le aziende del settore immobiliare che gli hanno dato 8,1 milioni (comunque meno che a Barack, che ne ha avuti 8,6). Appaiate al 4° posto per entrambe le campagne ci sono le banche d’investimento e gli hedge funds, che hanno però dato al democratico 12,6 milioni, circa il 50% in più di quanto sia affluito al repubblicano. Tra i singoli finanziatori eccellenti non a caso figura Paul Tudor Jones, gestore di hedge fund, mentre per McCain brilla August Busch, della Anheuser-Busch (settore birra, azienda di cui la moglie di McCain, Cindy, è concessionaria). Nella lista delle singole società, l’Università della California è in testa come pro Obama (909 mila dollari), seguita da Goldam Sachs (874), Harvard (717), Microsoft (714), Google (701), JP Morgan Chase (581) Citigroup (581).
McCain (147), al primo posto ringrazia Merrill Lynch (359 milioni), e poi Citigroup (296), Morgan Stanley (262), Goldman Sachs (228), JP Morgan (215). Dalla Lehman Brothers sono a McCain 115 mila dollari: non la potranno resuscitare. Obama, infine, è davanti anche tra i dipendenti pubblici: alla voce «governo americano» la sua colonna segna 400 milioni, contro i 195mila dell’avversario che propugna il «piccolo governo» a differenza del più statalista Obama.