Gian Antonio Orighi, La Stampa 6/11/2008, 6 novembre 2008
GIAN ANTONIO ORIGHI
MADRID
Una pugnalata in alto mare, un marinaio uccide il suo comandante. E’ successo all’alba di ieri al largo della Galizia, Nord-Ovest della Spagna. Andrea della Rasa, 37 anni, genovese, imbarcato sulla Paxi C, porta-container battente bandiera italiana che fa la spola tra Alessandria d’Egitto ed il porto di Gijon, nelle Asturie, ha ammazzato il capitano Mario Castaldi, 53 anni, poi - dopo ore in cui ha tenuto in scacco il resto dell’equipaggio - si è tagliato le vene: le sue condizioni non sono gravi e ora è piantonato nell’ospedale di Cee in attesa di sapere se sarà estradato in Italia o no. Lo deciderà il gip iberico di Corcubión dopo aver appurato dove sia successo il delitto, se in acque internazionali (e quindi di competenza italiana) o spagnola.
Asserragliato in cabina
Erano le 6,22 di una giornata tersa, a 22 km da Finisterre, un braccio di mare tristemente noto come la Costa della Morte per i frequenti naufragi, quando è squillato a La Coruña il telefono di emergenza del Salvamento Marítimo, una Guardia Costiera civile che porta soccorso alle navi in pericolo. Dalla Paxi C, immatricolata nella capitaneria di Genova, una nave di 7.300 tonnellate, l’equipaggio denunciava che era stato commesso un omicidio e chiedeva aiuto perchè l’assassino, il secondo ufficiale di macchina, si era asserragliato nella cabina del morto e minacciava di togliersi la vita.
Salvamento Marítimo ha richiesto l’intervento di un elicottero, che però, considerata la situazione di pericolo, non è partito. Intanto alle 9, 40 la Paxi C, scortata da un rimorchiatore spedito per un eventuale traino, ha gettato l’ancora ad un miglio dal porto di Finisterre. Una lancia ha raggiunto il porta-container con un medico, che ha constatato la morte di Castaldi, e di tre agenti della Guardia Civil. Ma della Rasa non si dava per vinto e continuava a dire che si sarebbe ucciso se si avvicinava qualcuno.
Pugnalato al petto
«Non riusciamo a capire le ragioni dell’accoltellamento. Sia della Rasa che Castaldi sembravano in ottimi rapporti ed avevano appena visto insieme una partita di calcio - ha raccontato l’equipaggio alla Guardia Civil, i nostri carabinieri. Verso le cinque, il secondo ufficiale di macchina è entrato nella cabina del comandante e l’ha pugnalato al petto». Castaldo non è morto subito. E’ riuscito a scendere due ponti e a dare l’allarme, ma poi si è accasciato a terra, privo di vita.Vista la nazionalità dell’imbarcazione, la Guardia Civil ha comunicato il fatto alla nostra Ambasciata, la quale a sua volta ha chiesto la collaborazione spagnola. Risposta immediata: sono arrivati sul posto due commandos del Grupo de Intervención Rapida, le teste di cuoio della Benemerita iberica. Sedici uomini pronti a tutto, armati fino ai denti. L’escamotage scelto dalle forze speciali per avvicinarsi, alle 14,10 al Paxi C, una nave che dimostra almeno 25 anni, è stato quello di imbarcarsi a bordo di una lancia di Salvamento Marítimo.
Intanto della Rasa, che secondo le testimonianze dei colleghi lavorava sul porta-container da appena 15 giorni, continuava a ripetere che si sarebbe ucciso se qualcuno avesse denunciato alla polizia l’omicidio. Il suo stato mentale era molto alterato: continuava a gridare, dalla cabina del comandante che aveva ucciso, che voleva tornare in Egitto. Poi, proprio quando sono arrivate le forze speciali, si è tagliato i polsi e ferito al collo con lo stesso coltello che è costato la vita del capitano.
Piantonato in ospedale
Le teste di cuoio non hanno nemmeno dovuto intervenire e si sono limitate a trasportare l’omicida sulla lancia, che è attraccata nel porto di Finisterre, dove un’ambulanza lo ha trasportato d’urgenza al nosocomio più vicino, quello di Cee. Della Rasa sanguinava copiosamente ma ieri sera le sue condizioni non destavano preoccupazione. Tre agenti della Guardia Civil lo controllano in attesa di farlo interrogare dal gip. La nave, liberata dal folle, è stata condotta da un rimorchiatore ad un miglio dal porto di Finisterre.
La nave dovrebbe ripartire alle 14 di oggi per Genova, dove la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio volontario, affidando le indagini al pm Sabrina Monteverde) dopo l’arrivo dall’Italia di un nuovo capitano.
1. Il secondo ufficiale di macchina Andrea Della Rasa, 37 anni, al suo arrivo al porto di Finisterre: dopo l’omicidio ha tentato di togliersi la vita tagliandosi le vene e ora si trova ricoverato in ospedale. 2. Un’immagine del «Paxi C.»: oggi un nuovo comandante dovrebbe assumere la guida del mercantile per il rientro in Italia. 3. Gli uomini della Guardia Civil spagnola che hanno coordinato le operazioni di recupero della barca e arrestato il marinaio.
«Non sappiamo ancora nulla, stiamo aspettando, siamo confusi, annichiliti». Marina Della Rasa è la madre del secondo ufficiale di macchina che ieri mattina, in un inspiegabile accesso di follia, ha ucciso il comandante della portacointainer «Paxi C.», sulla quale il trentasettenne Andrea era imbarcato da quindici giorni. «Stiamo apprendendo le notizie dalla televisione, non sappiamo ancora nulla di ufficiale» dice. I Della Rasa abitano all’ultimo piano di un palazzo nei pressi dell’ospedale di San Martino. Sono chiusi in casa in attesa, rispondono al telefono nell’impossibile speranza che qualcuno smentisca tutto, dica che si è trattato di un errore. Nessuna comunicazione dalla Farnesina, dalla Procura o dagli uffici di polizia? «No, non ci hanno detto nulla, stiamo seguendo i notiziari. Speriamo che le prime informazioni siano sbagliate» dice il padre dell’ufficiale. «Siamo disperati». Sapete che vostro figlio non sta bene, è in ospedale? «Aspettiamo informazioni, dobbiamo decidere quando partire per raggiungerlo» dice ancora la signora Marina. Non era mai successo nulla in passato, nessun episodio di violenza o depressione? «No, per favore lasciateci in pace. Cercate di capire quello che stiamo provando in questo momento». Sul conto di Andrea Della Rasa non risultano precedenti penali.