Arturo Zampaglione, la Repubblica 4/11/2008, 4 novembre 2008
C´è solo un solo sondaggio pre-elettorale in cui John McCain non è stato travolto dall´onda di Barack Obama: quello preso da Reuters-Span-Zogby nel mondo degli investitori, definiti come coloro che hanno più di 5mila dollari di azioni a Wall Street
C´è solo un solo sondaggio pre-elettorale in cui John McCain non è stato travolto dall´onda di Barack Obama: quello preso da Reuters-Span-Zogby nel mondo degli investitori, definiti come coloro che hanno più di 5mila dollari di azioni a Wall Street. In questa fascia sociale McCain ha il 50,4 dei consensi, il suo avversario solo il 43,8. Ma la forbice non è così ampia da destare preoccupazioni tra i democratici: da un lato perché il mondo della finanza è sempre stato tradizionalmente di destra, dall´altro perché un mese fa lo scarto dei due candidati tra gli investitori era del 15 per cento. «Il sondaggio», ha osservato John Zogby, «dimostra quanto McCain si sia indebolito per la tempesta finanziaria, anche perché ha reagito in modo nervoso, imprevedibile e con dichiarazioni fuori luogo». Mentre la vittoria di Obama sembra sempre più probabile, Wall Street si interroga � con aria rassegnata � quali saranno gli effetti immediati sui listini. Alcuni studi storici dimostrano che: 1) una flessione degli indici alla vigilia del voto ha quasi sempre preceduto la vittoria del partito che non aveva la Casa Bianca; 2) l´affermazione repubblicana ha portato all´indomani a una fiammata borsistica; 3) i livelli di Borsa salgono in modo più consistente durante le presidenze dei democratici. Arturo Zampaglione