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 2008  ottobre 03 Venerdì calendario

Negli Stati Uniti si vota, ogni quattro anni, il martedì successivo al primo lunedì di novembre nel cosiddetto "Election day"

Negli Stati Uniti si vota, ogni quattro anni, il martedì successivo al primo lunedì di novembre nel cosiddetto "Election day". In molti Stati le elezioni si aprono in anticipo di alcune settimane per permettere il voto, per posta, anche agli assenti. Il presidente eletto entra in carica il 20 gennaio successivo. Tecnicamente l’elezione viene effettuata con un metodo indiretto ciò vuol dire che i cittadini non scelgono direttamente il presidente, ma i 538 grandi elettori che compongono il "Collegio elettorale". Ogni Stato ha un certo numero di grandi elettori pari ai deputati e ai senatori attribuiti a quel medesimo stato. Il conteggio dei voti, trasmesso al Senato, determina la vittoria finale. Sistemi di voto Il voto è gestito dai consigli elettorali locali - con modalità e regole diverse Stato per Stato - che garantiscono lo svolgimento dell’elezione impedendo brogli. Anche se le polemiche non mancano mai. Clamorose quelle del 2000 quando la proclamazione del vincitore venne rinviata di alcune settimane perché nello stato della Florida, in quel caso determinante per il risultato finale, i voti vennero ricontati a mano - con numerosi ricorsi, fino alla Corte Suprema di Washington - per il malfunzionamento di alcune macchinette punzonatrici utilizzate per votare. Chi può essere eletto alla Casa BiancaLa Costituzione prevede tre requisiti per poter diventare presidente degli Stati Uniti: essere cittadino americano, aver compiuto 35 anni di età, risiedere negli Stati Uniti da almeno 14 anni. Ogni presidente può restare in carica al massimo per due mandati consecutivi. La scelta dei candidati attraverso le primarieA contendersi la poltrona della Casa Bianca sono, di fatto, due candidati, uno del partito democratico e l’altro del partito repubblicano. Tecnicamente la possibilità di correre non è preclusa a chi faccia parte di altri partiti o sia indipendente. Ma alla fine, nonostante gli elettori si trovino diversi nomi sulle schede, la corsa è a due. L’elezione avviene in due fasi: nella prima - non scritta nella Costituzione - si attua la vera e propria "scrematura" attraverso la lunga campagna delle elezioni "primarie". Chiunque può ambire a correre per la Casa Bianca. Per poterlo fare veramente, però, deve raccogliere il necessario consenso, stato per stato. Ottenere, cioè, un certo numero di "delegati", ossia di rappresentanti che, una volta eletti, andranno alle convention estive dei due partiti esprimendo il voto per il loro candidato. La corsa è tutta lì: chi ottiene più delegati ottiene l’investitura ufficiale e diventa, così, il candidato.