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 2008  novembre 03 Lunedì calendario

La stampa britannica lo descrive come «il più grande centro commerciale d´Europa» e indubbiamente le cifre dello Westfield, lo shopping-centre inaugurato la settimana scorsa a Shepherd Bush, quartiere a ovest di Londra, sono impressionanti: 280 negozi (con spazio ancora libero per altri 11, se siete interessati), 47 ristoranti, 13 sale cinematografiche, 96 scale mobili, 7 mila dipendenti, 680 telecamere a circuito chiuso, oltre naturalmente all´immancabile supermercato alimentare, in uno spazio pari a quello di 30 campi da football

La stampa britannica lo descrive come «il più grande centro commerciale d´Europa» e indubbiamente le cifre dello Westfield, lo shopping-centre inaugurato la settimana scorsa a Shepherd Bush, quartiere a ovest di Londra, sono impressionanti: 280 negozi (con spazio ancora libero per altri 11, se siete interessati), 47 ristoranti, 13 sale cinematografiche, 96 scale mobili, 7 mila dipendenti, 680 telecamere a circuito chiuso, oltre naturalmente all´immancabile supermercato alimentare, in uno spazio pari a quello di 30 campi da football. Secondo Boris Johnson, sindaco della capitale, l´apertura di questo nuovo tempio dello shopping è «un segno di fiducia nel futuro di Londra», nonostante coincida con la peggiore crisi finanziaria mondiale dagli anni Trenta. Ma non tutti sono altrettanto ottimisti. «E´ un monumento a un´era del passato», scrive ad esempio il quotidiano Guardian. Di certo è l´ennesimo monumento alla globalizzazione economica del Regno Unito: il centro commerciale è di proprietà al 50 per cento ciascuna della Commerz Real, una società immobiliare tedesca, e della Westfield (da cui il suo nome), una società d´investimenti australiana. Genera complessivamente 88 milioni di sterline l´anno di affitto, pari a un centinaio di milioni di euro: il 30 per cento in meno del secondo più grande shopping-centre britannico, quello di Bluewater, nel Kent, perché gli affitti sono per il momento più bassi, appunto a causa della crisi. Enrico Franceschini