Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  novembre 01 Sabato calendario

MILANO

«Ancora con questa storia!? Ma gli inglesi non hanno altro da fare? Ogni anno mi mettono in qualche classifica negativa. L’ultima volta credo che fosse appena due mesi fa». Ci risiamo: per il Times, Massimo Taibi è stato il peggior portiere della storia della Premier League. Nel 2004 il 38enne siciliano, finito per 6,6 milioni di euro al Manchester United dal settembre ’99 al gennaio 2000 (11 gol subiti in 4 gare), fu inserito nel libro «I peggiori giocatori d’Inghilterra». E da allora periodicamente si ritrova in qualche graduatoria al contrario: «L’italiano – scrive il Times
’, presto soprannominato ”’il cieco di Venezia’’ (fu acquistato proprio dalla squadra veneta ndr) nelle sue indimenticabili 4 gare con il Manchester è stato protagonista di diverse papere. L’ultima volta è stato notato in serie B, facendo contorcere lo stomaco ai suoi tifosi». Taibi, che oggi difende la porta del-l’Ascoli, sta al gioco, però si capisce che è un po’ stanco : «Trovo che sia di cattivo gusto dopo 10 anni parlare ancora di me. Senza contare che ho giocato appena 4 partite. Come si fa a giudicare qualcuno in così breve tempo? E poi gli inglesi hanno pure la memoria corta: nel mio esordio contro il Liverpool fui eletto il migliore in campo. E così anche nella terza partita. Certo, in mezzo ho fatto degli errori gravi, compresa la famosa papera con il gol preso fra le gambe contro il Southampton. Ma lo sbaglio imperdonabile fu accettare un trasferimento a settembre in un campionato straniero ».
E quell’ironia sulle sue attuali prestazioni? «Vorrei proprio sapere come fanno a Londra a vedere la serie B in tv considerato che non è facile riuscirci nemmeno da noi... La situazione ad Ascoli non è bella. E ho altro a cui pensare: dei giornalisti inglesi e delle loro solite manfrine non voglio più sapere nulla».
p.tom.