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 2008  novembre 01 Sabato calendario

FIRENZE

Più che una conferenza stampa sembrava la prima del Licio Gelli Show. In realtà lo show, quello vero, si chiama Venerabile Italia: nove puntate trasmesse dal prossimo lunedì sera da Odeon Tv dedicate al Novecento e nelle quali l’ex capo della loggia massonica P2 è protagonista indiscusso. Ieri, negli studi di Canale 10, il network toscano di Odeon, il venerabile, non solo per iniziazione ma per età (89 anni), si è scatenato in un soliloquio sui principali temi politici italiani e ha ovviamente suscitato polemiche indignate.
Gelli ha rispolverato il Piano di rinascita democratica (il programma della P2) citando il premier Berlusconi. « l’unico che può andare avanti in quella direzione – ha spiegato ”. Non perché era iscritto alla P2, ma perché Silvio ha la tempra del grande uomo ».
Elegante, abito gessato, cravatta nera e anello al dito, Gelli ha dispensato elogi anche al ministro Gelmini. «La sua riforma riporta un po’ di ordine, finalmente. E il maestro unico è pedagogicamente migliore». Elogi a Marcello Dell’Utri: « una bravissima persona, onesta, di profonda cultura. Non credo sia un mafioso» (l’interessato ha sbottato: «Dica quel che vuole, non ci ho mai parlato»). E saette contro i giudici: «Prendono decisioni su teoremi e non su prove. la magistratura il vero potere forte costituzionale ».
Il venerabile ha parlato pure di stragi. Strategia della tensione? Servizi deviati e mafie? Macché, Gelli se l’è cavata con un laconico e criptico: «Le stragi ci sono sempre state e ci saranno sempre». E ha parlato di terrore rosso: «Se arrivassero le Br, e il terreno è molto fertile, ci sarebbero ancora più stragi perché potrebbero trovare molti fiancheggiatori per la povertà che c’è nel Paese».
Infine una stoccata alla nemica di sempre: Tina Anselmi, già presidente della commissione d’inchiesta sulla P2. «Mi cercavano in tutto il mondo ma io ero all’hotel Baglioni di Firenze – ha raccontato ”. Incontrai la Anselmi e le feci uno scherzo presentandomi come un industriale. La foto di quell’incontro è conservata negli archivi di Stato coperta da segreto ».
Le parole di Gelli hanno scatenato polemiche e imbarazzo. « sconcertante il silenzio del Pdl sulle parole di Gelli che indica in Berlusconi l’unico erede del Piano di rinascita democratica. Possibile che il premier non senta alcun imbarazzo?», ha detto Anna Finocchiaro presidente dei senatori del Pd. Mentre Rosy Bindi si è interrogata sul ritorno dei fantasmi del passato: «Dobbiamo essere ancora più vigilanti sui rischi che corre la nostra democrazia».
Ma il ritorno in tv del venerabile è giudicato inquietante anche da uno dei vicepresidenti dei deputati pdl, Osvaldo Napoli. «Il sostegno di Gelli al governo non è stato da nessuno richiesto. evidente che un personaggio screditato come Gelli sa benissimo che un suo apprezzamento si traduce in veleno per lo sfortunato destinatario che lo riceve».
Il senatore pd Vincenzo Vita ha chiesto l’intervento del Garante delle Comunicazioni perché «la P2 non può andare in onda». Per la Fnsi, il sindacato dei giornalisti, dare spazio a Gelli «è un insulto alla storia italiana». E chiede l’intervento del Garante.
Marco Gasperetti