Sara Bennewitz, la Repubblica 31/10/2008, 31 ottobre 2008
SARA BENNEWITZ
MILANO - Insieme alla pubblicazione dei risultati trimestrali, Piaggio ha rivisto al ribasso per la seconda volta in cinque mesi le stime sull´esercizio 2008. Lo scorso 30 maggio la società guidata da Roberto Colaninno aveva infatti abbassato il suo obiettivo di fatturato a quota 1.710 milioni, stimando un margine lordo di 225 milioni (pari al 13,2% dei ricavi). Ma ieri l´azienda di Pontedera ha annunciato di aver chiuso i primi nove mesi dell´anno con vendite in calo del 5,9% a 1.289 milioni, un margine lordo in discesa del 10,4% a 179,4 milioni e profitti netti in diminuzione del 6,6% a 62 milioni. Dato che il periodo ottobre-dicembre per una società che vende principalmente Vespe è anche la parte più debole dell´esercizio, ieri Colaninno è stato costretto a limare nuovamente le stime, dichiarando di aspettarsi un fatturato 2008 a 1,63-1,65 miliardi e un margine lordo di 215-217 milioni. Ma gli analisti, ormai non fanno più affidamento sulle parole del manager mantovano.
Da quando la Piaggio si è quotata nel luglio 2006, per vari motivi di natura straordinaria, il gruppo non ha mai mantenuto nessuna delle promesse fatte. Secondo gli esperti, infatti, se anche Piaggio riuscirà a chiudere l´anno con 1,65 miliardi di ricavi, difficilmente riuscirà ad arrivare a un margine lordo pari al 13,2% delle vendite. E mentre gli analisti restato scettici, Colaninno continua ad essere ottimista. «Piaggio è nella posizione per guardare al prossimo anno in modo molto ottimistico - ha detto il presidente e ad del gruppo di Pontedera -. Il peggior scenario che possiamo immaginare per il 2009 sarebbe non tanto di peggiorare i risultati di quest´anno, quanto di non superarli».
Per il prossimo anno Colaninno prevede infatti un mercato delle due ruote «in crescita» in India e Usa e «piatto» in Europa e Vietnam, due aree dove nonostante la stagnazione «Piaggio è convinta di aumentare la sua quota di mercato». Ma anche qui gli esperti sono molto più prudenti di Mr. Piaggio, perché nel 2009 nel Vecchio continente è atteso un calo dei volumi venduti rispetto al 2008 sia per il mercato delle auto che per quello delle due ruote. Tuttavia il prossimo gennaio, in anticipo rispetto alle previsioni, Piaggio inizierà a produrre la Vespa in Vietnam, guadagnando sia sui costi di mano d´opera che sulla pressione fiscale. E in più il calo delle materie prime e degli altri costi industriali legati al petrolio dovrebbe favorire i margini dell´azienda.