www.repubblica.it 31/10/2008, 31 ottobre 2008
ROMA - Incursione a sorpresa di Sabina Guzzanti travestita da Silvio Berlusconi ad Annozero. E ricomincia dal botta e risposta rimasto negli annali tra il vero cavaliere e Michele Santoro: dalla telefonata in diretta, all’editto bulgaro che anticipò l’uscita di scena del giornalista dagli schermi televisivi
ROMA - Incursione a sorpresa di Sabina Guzzanti travestita da Silvio Berlusconi ad Annozero. E ricomincia dal botta e risposta rimasto negli annali tra il vero cavaliere e Michele Santoro: dalla telefonata in diretta, all’editto bulgaro che anticipò l’uscita di scena del giornalista dagli schermi televisivi. Appare sugli schermi della trasmissione dopo 5 anni la Guzzanti, vestita in doppiopetto ma con una vistosa corona imperiale di alloro dorato sulla testa stile Giulio Cesare. Punta subito sull’attualità, sugli incidenti di ieri a piazza Navona e, ovviamente, sullo sciopero generale contro il decreto Gelmini: "Abbiamo un’opposizione che, sia pur pro forma, scende in piazza e si prende il merito di una piazza che ho riempito anch’io: se non avessi detto quella cosa della polizia (impiegare la polizia per arginare le proteste degli studenti), che non ho detto, la piazza neanche si sarebbe riempita...". Guzzanti-Berlusconi dichiara e subito dopo smentisce le sue dichiarazioni. Come quando dice: "Io personalmente odio i politici. E non vada a dire in giro che li odio - aggiunge rivolgendosi a Santoro - perchè non l’ho mai detto. Si vergogni di fare un uso criminoso del servizio pubblico attribuendomi cose che non ho mai detto". Bacchetta Santoro la Guzzanti: "Questa trasmissione sulla camorra è vergognosa. Camorra e mafia rappresentano il 60% del fatturato di questo paese: è giusto che venga rappresentata in Parlamento. Se dite che Saviano è un eroe, dovete anche dire che Mangano è un eroe", dice riferendosi al cosiddetto ’stalliere di Arcore’ condannato per mafia, e ora scomparso. E incalza in modo surreale: "C’è il diritto di fare opposizione, ma anche noi abbiamo il diritto a non avere opposizione, e anche questo diritto va rispettato". Dà "lezioni" di conduzione il finto Berlusconi: "Quando c’è un contraddittorio serio, lo spettatore non deve neanche capire qual è il tema dalla puntata...". Se la prende anche con Pierferdinando Casini e Umberto Bossi: "Li ho inventati io e mangiano a sbufo a tradimento. Dio li fa e io me li accollo. Sono credente ma c’è un limite...", dice Guzzanti-Berlusconi, che ripetutamente definisce Santoro "criminoso", precisando però subito dopo di non averlo detto. Tanti applausi e risate. "Sabina Guzzanti, ci manchi", è la chiusa del conduttore. "La televisione italiana senza di lei è come la ricerca: le manca un pezzo". (30 ottobre 2008)