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 2008  ottobre 31 Venerdì calendario

ROMA - A

loro non si può mentire, se ne accorgono subito forse perché l’argomento per loro non ha segreti: gli uomini sono molto più bravi delle donne a scoprire se la propria partner li tradisce. La scienza ha individuato e quantificato la peculiare abilità: il sospetto di infedeltà da parte maschile si rivela fondato nel 94 per cento dei casi contro l’80 per cento di casi in cui le donne che credono che il loro uomo le abbia tradite hanno effettivamente ragione.
Il professor Paul Andrews della Virginia Commonwealth University di Richmond, negli Stati Uniti ha chiesto a 203 coppie eterosessuali di rivelare in questionari riservati se e quante volte avevano tradito mariti e compagni. I maschi sono risultati più sinceri ammettendo nel 29 per cento dei casi l’infedeltà. Solo il 18,5 per cento delle donne hanno detto di essere state infedeli almeno una volta a mariti e compagni. Allo stesso tempo gli uomini hanno rivelato un sesto senso quasi infallibile nello scoprire le corna, anche se in generale tendono a sospettare maggiormente la loro partner di infedeltà.
Dallo studio emerge un altra caratteristica: mogli e compagne sono più reticenti nello svelare certe informazioni. E sono più brave a coprire le tracce delle loro scappatelle, anche se i maschi sono molto acuti, quasi fenomenali, nello scoprirle.
I ricercatori, che hanno pubblicato il loro studio sulla rivista Human Nature, azzardano una spiegazione darwiniana di questa "guerra fra sessi". Sarebbe l’evoluzione a rendere i maschi così sospettosi di possibili tradimenti perché non possono essere sicuri che la prole che accudiscono sia effettivamente la loro. Una forma di autodifesa, quindi. La stessa spiegazione probabilmente potrebbero addurla le donne, per motivare invece la precisione con cui loro, le tracce delle infedeltà, tendono a nasconderle così bene.

(30 ottobre 2008)