Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  novembre 04 Martedì calendario

Tornato da qualche giorno in semilibertà : esce la mattina alle 7.30 dal carcere di Opera e vi ritorna la sera alle 22

Tornato da qualche giorno in semilibertà : esce la mattina alle 7.30 dal carcere di Opera e vi ritorna la sera alle 22.30. L’ultimo weekend lo ha trascorso a Milano, a casa di Stefania, la donna che ha conosciuto un anno e mezzo fa.. Un incontro casuale avvenuto nel bar della comunità Il Bivacco, gestita da Pierfelice Bertuzzi, ex funzionario del carcere di Opera, diventato molto amico di Maso, durante un permesso premio per festeggiare la Pasqua del 2007. Per il primo approccio Maso si limitò a un semplice: «Ti posso offrire un caffè? », ma la Occhipinti (pure lei in passato con problemi con la giustizia) non sapeva che quell’uomo prestante dall’accento veneto e i modi gentili fosse Pietro Maso. Un caffè tira l’altro, i due iniziano a conoscersi. Quando non si potevano vedere, si scrivevano lettere su lettere, e soltanto dopo un po’ di tempo Maso confidò a Stefania di essere quel ”Pietro Maso lì”. Ma Stefania era già cotta di lui, la storia aveva preso piede e non si sono più lasciati. Oggi il detenuto Pietro Maso, che ha 37 anni, appare molto innamorato di questa 39enne milanese che adora i tatuaggi (ne ha sparsi su tutto il corpo, compreso il braccio destro dove ha impresso il suo nome), che ha un matrimonio fallito alle spalle (è in attesa di divorzio) e che per proteggere l’amore di Maso in un primo momento ha nascosto la relazione sua ai genitori anziani che al suo datore di lavoro. […] La mattina e il pomeriggio lei va a lavorare in una boutique che si trova vicino a casa, dove fa la commessa. Stefania usa qualche accorgimento: esce di casa a viso scoperto, ma quando vi fa ritorno si copre la faccia con sciarponi e cappelli per non farsi riconoscere. «Ma non voglio vivere questo amore come se fossi una talebana. dura, davvero dura», confida ai suoi più stretti amici.