Francesco Bei, la Repubblica 29/10/2008, 29 ottobre 2008
ROMA - «Chiarisco di non essere interessata ad assumere l´incarico di portavoce di Forza Italia, ritenendo di avere ancora molto da imparare in politica»
ROMA - «Chiarisco di non essere interessata ad assumere l´incarico di portavoce di Forza Italia, ritenendo di avere ancora molto da imparare in politica». Correva l´anno 2006 e questa dichiarazione di Mara Carfagna metteva fine alla guerra sotterranea con Elisabetta Gardini. Ma i tempi cambiano, la politica corre in fretta. Così, a distanza di due anni, quella che non si sentiva pronta a fare la portavoce di Bondi diventerà addirittura portavoce del Consiglio dei ministri. Era da un po´ che l´idea frullava nella testa di Berlusconi, infastidito per le uscite di alcuni ministri in televisione (nonostante il suo esplicito divieto di partecipare ai talk show) e, da ultimo, impensierito per qualche scricchiolio nei sondaggi a causa della «vasta azione di disinformazione» sulla riforma Gelmini. Insomma, il premier ha deciso che andava fatto qualcosa per raddrizzare la barca e chi meglio della Carfagna per ridare smalto all´immagine del governo? Così ieri, al preconsiglio dei ministri - una riunione solitamente riservata agli alti funzionari - a sorpresa i capi di gabinetto si sono ritrovati di fronte la bella ministra. «Avete letto che la Carfagna sarà candidata in Campania - ha spiegato Gianni Letta ai presenti - ma Berlusconi ha in mente altri progetti per lei. D´ora in poi assisterà alle nostre riunioni per studiare i meccanismi legislativi, visto che il presidente del Consiglio sta pensando a lei come al ministro che, dopo le riunioni del governo, possa spiegarne i risultati ai giornalisti». Il ruolo della Carfagna sarebbe quello di «speaker» del Consiglio dei ministri, diverso da quello di portavoce del governo che resterebbe al sottosegretario Paolo Bonaiuti. Scenderà in sala stampa per raccontare i provvedimenti approvati. Insieme al ministro competente o, magari, al suo posto. Il problema semmai sarà convincere la Carfagna ad accettare di diventare «il volto» del governo. In privato infatti il ministro avrebbe espresso qualche perplessità, consapevole del rischio di bruciarsi. Ma al Cavaliere non si può dire di no. A convincerlo definitivamente che «Mara» fosse pronta al fare il gran salto sarebbero state le sue ultime uscite televisive (Porta a Porta e Matrix), da sempre il test che in Forza Italia decreta i successi o sancisce gli oblii. « brava - ha commentato il premier - ed è maturata molto dal punto di vista politico. Adesso ha scritto pure un libro». Così la Carfagna si conferma il vero fenomeno politico-mediatico del governo Berlusconi. Messa un po´ in ombra dalla Gelmini, l´ex show girl questa settimana cercherà di riprendersi il suo spazio sotto i riflettori: giovedì presenterà insieme a Cossiga e Alemanno il suo libro «Stelle a destra», una galleria di ritratti di politiche di successo. E sempre giovedì il Senato inizierà a discutere il suo disegno di legge sulla prostituzione. «Ma le ci vorranno parecchi mesi prima di imparare il nuovo mestiere», sussurrano cauti in Forza Italia, «passerà del tempo prima che possa scendere nella fossa dei leoni».