Roberto Giovannini, La Stampa 29/10/2008, 29 ottobre 2008
ROBERTO GIOVANNINI
ROMA
arrivato il via libera dei soci della Compagnia Aerea Italiana all’aumento di capitale per 1,1 miliardi, fondamentale per il percorso che porterà (se tutto andrà liscio) alla Nuova Alitalia. Con il sì all’aumento di capitale (riservato agli attuali componenti della cordata, anche se è scontato l’arrivo di almeno due nuovi soci) e la nomina di un mega-consiglio di amministrazione dove addirittura siedono in 15, adesso alla Cai tocca formulare l’offerta vincolante per rilevare la «polpa buona» della vecchia Alitalia. Si parla dei primi di novembre per l’offerta, tempistica che irrita il commissario straordinario della compagnia Augusto Fantozzi, che sulla carta attende la proposta entro il 31 ottobre. Ma sulla strada della Cai resta il macigno delle intese con i sindacati, una partita tutt’altro che risolta. Tanto che ieri - per dare un chiaro segnale ai vertici della Cai - i piloti hanno attuato dopo molte settimane di tregua una delle pratiche (legalissime) ostruzionistiche a suo tempo minacciate: la richiesta di «rispettare lo standard». Una mossa che ha creato ritardi diffusi, nell’ordine dei 20-30 minuti.
Un segnale forte. In pratica, i piloti - obbedendo in massa a una direttiva emanata centralmente - hanno chiesto che i controlli di prammatica per validare la regolarità della situazione dell’aeromobile prima del decollo (di norma effettuati senza eccessivi puntigli) venissero invece effettuati secondo le regole. Una richiesta legittima, ma che per l’appunto ha comportato ritardi un po’ ovunque. E dire che Colaninno ieri - correggendo l’ad Rocco Sabelli, che aveva detto che «la trattativa sindacale è uno degli aspetti più critici» - aveva puntualizzato che con i sindacati «non c’è nessuna trattativa, si tratta di stendere i contratti, non di rinegoziare l’accordo già firmato tempo fa». Soltanto che tra le parti i nodi non sono ancora sciolti, sia sul versante dei piloti che su quello delle 12.639 assunzioni (a partire dal personale ex Alitalia e ex AirOne) che dovranno essere fatte. Non è ancora chiaro se la Cai intende o meno insistere sulla volontà di tagliare fuori il personale più «scomodo» (madri con figli, ecc.).
Fantozzi insiste sul rispetto della scadenza del 31 ottobre, e dice che un ritardo potrebbe avere conseguenze sulla situazione finanziaria; tuttavia, al tribunale riferirà anche che la compagnia di bandiera ha «benzina» per andare avanti fino a fine novembre. L’offerta vincolante Cai rimarrà comunque sospesa fino al via libera da parte della Commissione europea, atteso per la seconda metà di novembre, mentre la scelta del partner estero verrà presa entro il mese prossimo. «Tutte le scadenze sono state rispettate», ha detto il Ceo di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, al termine della riunione. Per Passera, «i soci sono diventati di più, la compagine è compatta, le risorse per fare ci sono». L’Assemblea Cai ha anche varato lo statuto, che prevede tra l’altro il vincolo di lock up della durata di 5 anni. Non si sono fatti vivi ieri i nuovi soci fra cui, secondo indiscrezioni di stampa, ci sarebbero il gruppo Fontana e il gruppo Intek, Francesco Micheli. Fra i nuovi soci, con un impegno di 15 milioni di euro, l’imprenditore Mauro Traglio, attraverso la finanziaria di famiglia Mpa controllata al 50% con il fratello Carlo.
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