Luca Fornovo, La Stampa 26/10/2008, 26 ottobre 2008
LUCA FORNOVO
TORINO
Stretta finale per i vertici di Cai sia per l’accordo con i sindacati sulla partita Alitalia che per la scelta del partner estero. Domani alle 18 parte la trattativa non-stop tra Rocco Sabelli, l’amministratore delegato della Compagnia aerea italiana (Cai), la futura proprietaria di Alitalia, e le nove sigle sindacali.
Il tema è sempre quello dei contratti di lavoro e dei criteri di assunzione per i 12.639 dipendenti della nuova compagnia di bandiera. Il nodo principale da sciogliere è quello dei piloti che insistono su un contratto a parte per la categoria ma sono disposti a rinunciare all’inquadramento da dirigenti per i comandanti. Una rinuncia dettata dal fatto che i piloti temono che con il contratto da dirigenti i comandanti potrebbero essere più facilmente licenziati.
Roberto Panella, segretario nazionale dell’Ugl Trasporti si augura che «con la no-stop si arrivi almeno a un documento contrattuale pressoché completo così da rendere operativa al più presto la nuova Alitalia». Anche l’obiettivo di Cai è di chiudere al più presto la partita sindacale, sicuramente prima di martedì, quando si riunirà l’assemblea dei soci che dovrebbe deliberare l’offerta definitiva, la trasformazione da Srl in Spa e un aumento di capitale tra 1 e 1,2 miliardi di euro. Ma Cai deve fare anche i conti con il fronte irriducibile dei piloti che non ha intenzione di mollare. Secondo indiscrezioni, le associazioni dei piloti, Anpac e Up, vorrebbero protrarre la trattativa oltre la no-stop di domani e prolungarla fino a giovedì, il termine ultimo, visto che venerdì Cai dovrà poi presentare l’offerta vincolante ad Augusto Fantozzi, il commissario straordinario di Alitalia.
Oltre che sul fronte sindacale la settimana sarà decisiva anche per decidere il partner estero. In settimana sono previsti gli ultimi incontri tra Sabelli e il presidente di Cai, Roberto Colaninno con i vertici sia di Air France che di Lufthansa. La decisione dovrebbe essere ufficializzata nei primi giorni di novembre. Intanto, un appello seppure indiretto perché la scelta ricada su Lufthansa, che potrebbe valorizzare al meglio l’aeroporto di Malpensa, arriva dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. «Tutti sanno - osserva Formigoni - che la maggior parte delle richieste e domande di volo in Italia si concentra sulla Lombardia e sul Nord. Ci attendiamo che Cai sappia valorizzare questo dato di mercato incontrovertibile». Alla vigilia del decimo anniversario dell’inaugurazione di Malpensa, Formigoni ha poi aggiunto: «Mi auguro che le risposte di Cai arrivino presto anche perché le richieste di altre compagnie su Malpensa sono lì da tempo». L’ultimo ostacolo da superare è previsto entro metà novembre, quando è attesa la decisione dell’Ue che dovrà stabilire se il prestito ponte da 300 milioni è un aiuto di Stato e se nell’operazione di acquisizione c’è, come si aspettano Colaninno e Sabelli, la discontinuità aziendale. Un requisito che eviterebbe a Cai di accollarsi l’eventuale pagamento dei 300 milioni, che ricadrebbe invece sulla bad company gestita da Fantozzi.
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